Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1090) DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE
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097373 - LABORATORIO DI ELEMENTI VISIVI DEL PROGETTO
Obiettivi dell'insegnamento
Il laboratorio introduce e sviluppa in modo approfondito l'uso dei linguaggi visivi e dei relativi strumenti e tecniche finalizzati alla rappresentazione del progetto, attraverso lo sviluppo e l'interpretazione dei meccanismi percettivi e dei sistemi cromatici. Obiettivo di questo nucleo formativo disciplinare è quello di integrare le abilità di comunicazione del progetto con la capacità di tradurre sul piano visivo elementi di analisi e di sintesi progettuale.
Risultati di apprendimento attesi
Lo studente: - conosce e comprende i linguaggi visivi del progetto; - applica strumenti e tecniche finalizzati alla rappresentazione morfologica, materica e funzionale del progetto; - in autonomia e in gruppo sviluppa ed interpreta meccanismi percettivi e sistemi cromatici, condividendo e comunicando le scelte progettuali effettuate, sviluppando attitudini alla negoziazione, al teambuilding, all'assunzione di leadership e alla gestione del conflitto.
Argomenti trattati
Obiettivo del Laboratorio di elementi visivi del progetto è studiare gli elementi visivi che concorrono a definire le qualità compositive/formali/espressive di un prodotto industriale, sia esso bi o tridimensionale. Nella prima parte del corso, gli elementi visivi del progetto sono affrontati singolarmente attraverso un’alternanza di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche di Basic Design. L’idea alla base del Laboratorio è, infatti, che la conoscenza teorica possa essere meglio acquisita integrando l’approccio induttivo a quello deduttivo. Gli elementi visivi del progetto studiati nel laboratorio sono:
Gestalt Psychology - Principi di formazione delle unità fenomeniche: principio della vicinanza, principio della somiglianza, principio di chiusura, principio del destino comune, principio di continuità, principio di buona forma e di esperienza passata.
Movimento e profondità - Leggi percettive per la visione del movimento (in particolare studio del concetto di statico/dinamico) e della profondità (tra cui indizi pittorici e non pittorici) e relativi aspetti di rappresentazione.
Luce e colore - Principi di visione della luce e della visione cromatica, sintesi additiva e sottrattiva, relatività percettiva del colore.
Proporzione - Regole e principi per la rappresentazione della sezione aula nelle tre dimensioni
Simmetria - Diverse tipologie di simmetria: assiale, bilaterale, circolare, rotazionale e traslazionale, applicate sia alle figure bidimensionali che a quelle tridimensionali.
Ambiguità percettiva - Illusione ottica geometrica e prospettica, figure impossibili, completamento modale e amodale, illusione di movimento, figure impossibili7ambivalenti, anamorfismo, trompe l’oeil.
Retorica del progetto - Morfologie e tipologia per una interpretazione linguistica della forma degli oggetti.
Gli elementi visivi studiati nella prima parte del corso confluiscono in un esercizio finale che consiste nella riconfigurazione formale di un prodotto industriale con l’obiettivo di progettare un effetto visivo/espressivo attraverso scelte consapevoli di forma, composizione, materiale, colore e finitura.
L’esercizio finale ha un carattere più “sistemico” degli esercizi introduttivi. Esso è pensato per studiare e comprendere la connessione naturale che esiste tra gli elementi visivi del progetto e gli altri aspetti (tecnici, d’uso, ecc.), i quali determinano i diversi livelli di complessità dei prodotti industriali.
Di seguito vengono indicati i primi riferimenti bibliografici. All'inizio del corso verrà fornita la bibliografia completa.
Prerequisiti
Non sono richiesti pre-requisiti per la frequenza dell'insegnamento.
Modalità di valutazione
Durante il semestre sono previste prove in itinere che concorrono a determinare la valutazione finale.
Verranno valutate, per ogni esercitazione, la capacità di analisi e di restituzione sintetica; l'approfondimento degli aspetti di ricerca; la coerenza metodologica del percorso seguito; gli elementi di innovazione progettuale; la capacità di comunicazione verbale e visiva.
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. Le prove in itinere sono obbligatorie e non possono essere sostituite da altre forme di valutazione. Non sono previste forme d'esame sostitutive per non frequentanti.
Bibliografia
S. Ferraris, Vedere per progettare. Basic design e percezione visiva per il disegno industriale, Editore: FrancoAngeli, Anno edizione: 2014
Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, Editore: Laterza, Roma-Bari, Anno edizione: 1996 Note: