Obiettivo del corso
Il programma di insegnamento di questo laboratorio comprende moduli esercitativi che:
- introducono gli studenti agli elementi fondativi del disegno industriale;
- strutturano capacità di analisi morfologica, tipologica e funzionale;
- addestrano ai metodi del disegno industriale;
- delineano gli strumenti di un approccio che privilegia la progettazione per i bisogni delle persone.
L'obiettivo complessivo del corso è la costruzione di abilità progettuali su un percorso guidato.
Tema del laboratorio In particolare, questo laboratorio propone agli studenti un avvicinamento al progetto di prodotti di media complessità, a partire dalla relazione tra la funzionalità della mano (prensilità, manualità, presa, abilità, ipo-manualità, iperabilità) e le caratteristiche morfologico-funzionali di tipologie di oggetti di uso quotidiano. Le tematiche affrontate nel corso delle esercitazioni sono rivolte a consentire agli studenti la formulazione di soluzioni innovative che possano rispondere ad almeno uno dei seguenti problemi progettuali: (i) individuare una soluzione ad un problema funzionale legato alla relazione tra la funzionalità della mano e un oggetto, (ii) individuare una soluzione ad una "assenza" o "carenza" nella relazione mano-oggetto, (iii) individuare una soluzione per il miglioramento di un oggetto, o di un insieme di oggetti, funzionale all'uso.
Percorso di addestramento Il percorso di addestramento è articolato in due parti: 1. la prima propone una sequenza di esercitazioni guidate, con consegna a cadenza settimanale degli elaborati, secondo un calendario programmato; 2. la seconda si apre alla dimensione della creatività controllata e prevede l'elaborazione conclusiva di una soluzione progettuale. I passaggi significativi di questa seconda parte sono in particolare focalizzati sull'apprendimento di capacità: (i) per riconoscere il contesto problematico del progetto di un prodotto, (ii) per conoscere il profilo, le caratteristiche e i bisogni dell'utente, (iii) per costruire un repertorio morfologico di confronto, (iv) per dare senso e forma all'idea di progetto, (v) per saper valutare criticamente la fattibilità del progetto.
In aula si intende affrontare il tema delle difficoltà che insorgono nella relazione d'uso con gli oggetti d'uso quotidiano. Gli studenti vengono introdotti alle possibili variabili di ipo-manualità rispetto alle quali identificare un contesto problematico su cui innestare un processo ideativo: il mancinismo, la mano non abile, la mano disabile, la mano che trema, la mano assente, la mano immobilizzata, la mano delle persone deboli, la mano dei bambini, la mano delle persone anziane. Questi ambiti costituiscono un primo avvicinamento - per quanto solo introduttivo e sommario - alle tematiche sia del design per categorie svantaggiate che del design per tutti.
Livelli di apprendimento attesi: 1. percezione e comprensione della relazione tra corpo e artefatto; 2. comprensione dei bisogni delle persone e del contesto; 3. introduzione all'operatività in un orizzonte morfologico, tipologico e tecnologico definito; 4. costruzione dell'immagine mentale delle possibilità di progetto; 5. costruzione dell'ipotesi progettuale su vincoli; 6. capacità di dare forma all'dea; 7. capacità di verifica critica dell'idea.
Modello didattico Il modello didattico proposto agli studenti è strutturato in due fasi integrate: 1. L'addestramento riflessivo, dove la teoria informa la pratica, 2. La sperimentazione, dove si incoraggia e si affianca lo sviluppo della creatività controllata.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) - Autonomia di giudizio (making judgements) - Capacità di apprendimento (learning skills)
Articolazione dei moduli di insegnamento
Prof. Silvia Pizzocaro
L'addestramento riflessivo
(a) Dalla modalità conoscitiva alla modalità analitica
- Percepire gli oggetti, vedere gli oggetti: stimolare lo sviluppo dell'osservazione empirica;
- il sistema dell'artificiale: cose, oggetti, artefatti, prodotti, famiglie e genealogie di prodotti, sistemi di prodotti;
- pensare gli oggetti, riconoscere gli oggetti, rappresentare gli oggetti;
- aumentare la consapevolezza dell'utente e dei suoi bisogni (fisici, emotivi, culturali).
- stimolare la capacità di osservazione e di riflessione sul rapporto tra forma, uso e funzione degli artefatti;
- stimolare l'analisi del contesto reale: tipologie, classificazioni, tassonomie degli oggetti;
- sviluppare le capacità di analisi della relazione gesto-uso-funzione.
(b) La teoria informa la pratica
- Sviluppare le capacità di analisi e di rappresentazione delle componenti degli oggetti: colore, forma, dimensione, posizione, orientamento, materia, tessitura, identità, elementi sensoriali.
- Sviluppare le capacità di percezione delle qualità comunicative dei prodotti. L'invito all'uso: cenni sull'affordance.
- Sviluppare le capacità di percezione dei linguaggi espressivi e delle qualità emozionali degli artefatti.
Prof. Maurizio Figiani
La sperimentazione
Elaborazione di soluzioni innovative sulla base degli strumenti acquisiti e consolidati nella parte di addestramento riflessivo del laboratorio. Questa parte del percorso didattico propone una "metodologia aperta" con la quale raggiungere una sintesi progettuale in forma di prodotto/artefatto semplice. In questa parte del corso laboratorio si focalizzerà su una tipologia o più tipologie di prodotti, da mettere in relazione a specifici utenti. In particolare la figura dell'utente (utilizzatore, persona, etc) costituirà il nucleo intorno al quale modellare le soluzioni progettuali. Lo studente sarà chiamato a comprendere e sviluppare i limiti e le opportunità del rapporto tra uso, funzioni, prestazione, proprietà formali e tecniche del prodotto in termini concreti, costruendo contemporaneamente la conoscenza di un repertorio di riferimento rispetto all'esistente. Lungo un percorso progettuale guidato ogni studente sarà ulteriormente addestrato al processo mentale del progetto, ricorrendo alle proprie capacità di comunicazione dei diversi passaggi del progetto: la descrizione analitico-verbale, la rappresentazione, la modellazione tridimensionale, tutti intesi come forme di espressione delle idee.
Progressione della fase di sperimentazione:
- comprendere e inquadrare il problema progettuale,
- organizzare le idee (l'esplorazione),
- conoscere l'utente, conoscere il contesto, conoscere il contesto problematico,
- le idee e le proposte: sviluppo delle alternative in itinere,
- dare forma all'idea di progetto.
Attività integrative
Oltre alle lezioni ex cathedra e alle attività d'aula, vengono organizzati interventi svolti da relatori esterni - in particolare in relazione al modulo di insegnamento di "Lezioni di Design" - che avvicinano il tema del laboratorio da punti di vista diversi. Le iniziative esterne possono anche comprendere visite di mostre, ausilioteche, fondazioni. Sono inoltre previste sessioni di attività presso il Laboratorio di Fotografia e nel Laboratorio di Modelli.
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