Il Laboratorio è costituito da due moduli didattici: Tecnologia dell’architettura (8 cfu), docente Monica Lavagna, e Fisica Tecnica Ambientale (4 cfu), docente Giulio Ferla.
Il particolare approccio che viene proposto nel Laboratorio è quello del LIFE CYCLE DESIGN, ossia della progettazione attenta all’intero ciclo di vita dell’edificio e dei suoi componenti e alla riduzione degli impatti ambientali nel ciclo di vita (intesi come consumi di risorse ed emissioni di inquinamento).
La SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE è un obiettivo ormai imprescindibile, ma che per essere affrontato richiede di introdurre conoscenze, competenze e strumenti specifici di orientamento delle scelte di progetto. Le soluzioni di progetto e le diverse opzioni possibili dovranno essere individuate pensando alla riduzione degli impatti ambientali in tutte le fasi del ciclo di vita.
Questa attenzione ambientale caratterizzerà l’approccio al progetto ai diversi livelli di approfondimento (dalla concezione del volume edilizio fino alla scelta dei materiali da costruzione).
Il TEMA di progetto è un edificio residenziale di nuova costruzione plurifamiliare di ridotte dimensioni situato in contesto urbano, nel Comune di Milano. Gli obiettivi di progetto saranno associati al bando di concorso C40 Reinventing Cities del Comune di Milano, una competizione per progetti urbani innovativi, a zero emissioni di carbonio e resilienti, che pongono attenzione alla efficienza energetica e alla scelta di materiali e soluzioni costruttive a basso impatto ambientale.
Si tratterà di progettare un edificio in linea pluripiano, definendo l’articolazione degli alloggi e il sistema di distribuzione.
Il tema dell’abitazione residenziale plurifamiliare a basso costo (SOCIAL HOUSING) permette di confrontarsi con l’ambizioso obiettivo di cercare di dare risposta adeguata a bisogni diversificati. La residenza plurifamiliare non deve significare omologazione; la sfida è riuscire a fornire una risposta progettuale capace di assecondare bisogni diversi dei vari abitanti sia alla nascita dell’edificio sia nel tempo, durante la sua vita utile.
Per questo uno dei temi centrali del Laboratorio è quello della FLESSIBILITA’ che significa mettere al centro le persone; dare risposte diversificate tra cui gli abitanti possano scegliere, individuando il proprio alloggio ideale; tenere conto delle trasformazioni delle esigenze nel tempo, permettendo all’edificio di avere nel tempo diverse configurazioni possibili. La flessibilità si gioca alla scala tipologica, nell’organizzazione degli spazi, nei rapporti tra interno ed esterno, ma si gioca anche alla scala costruttiva.
Per consentire la separabilità e aggregabilità degli alloggi nel tempo, l’ampliabilità e la riconfigurazione degli spazi, oltre alla flessibilità tipologica occorre garantire la FLESSIBILITA’ TECNOLOGICA, ossia scegliere soluzioni costruttive orientate alla TRASFORMABILITA’ e alla REVERSIBILITA’. È l’utente che aziona l’edificio, non più pensato come oggetto statico, ma come oggetto dinamico, trasformabile e adattabile nel tempo ai bisogni di chi abita.
L’edificio potrà avere un assetto variabile quotidiano (unire o dividere stanze adiacenti), stagionale (aprire o chiudere logge esterne che possano anche fungere da spazio di mediazione termica invernale), lungo l’intero ciclo di vita utile (variando forma e distribuzione degli spazi abitativi).
Il progetto verrà sviluppato nella sua dimensione tipologica e costruttiva attraverso diversi gradi di approfondimento:
- la definizione volumetrica in base alle relazioni col contesto (fisico e climatico),
- la definizione degli alloggi, della distribuzione, delle soglie (logge-terrazze),
- il pre-dimensionamento strutturale,
- le scelte di involucro per garantire le adeguate prestazioni termiche e di risparmio energetico,
- la scelta dei materiali per garantire il comfort termico e acustico e per contenere gli impatti ambientali,
- l’integrazione estetica, tecnologica ed energetica delle fonti energetiche rinnovabili (ad esempio fotovoltaico e solare termico)
- la definizione del sistema degli impianti e la loro integrazione nell’edificio.
Durante il Laboratorio il progetto potrà essere sviluppato secondo DUE DECLINAZIONI MATERICHE (o ibridazione delle due):
- una di tipo tradizionale, massivo, basata sull’uso del calcestruzzo armato per la struttura portante e del laterizio per i tamponamenti
- una di tipo innovativo, leggera, basata sull’uso dell’acciaio per la struttura portante e di sistemi stratificati a secco con pannelli prefabbricati.
Il mettere a confronto nella progettazione due declinazioni materiche differenti così contrapposte permette di sperimentare i vantaggi e gli svantaggi di soluzioni costruttive alternative e di confrontarsi con le diverse regole che soluzioni costruttive differenti impongono, verificando anche gli esiti formali che scelte costruttive differenti determinano. Questa esperienza ha l’obiettivo di far prendere coscienza che la scelta costruttiva non è qualcosa che può venire identificata alla fine del processo progettuale, ma è qualcosa che influisce profondamente sugli esiti architettonici e che il progettista deve saper governare fin dall’impostazione del progetto.
Un progetto architettonico orientato alla sostenibilità ambientale deve avere come obiettivo il controllo dei consumi energetici dell’involucro edilizio e del sistema impiantistico, grazie alla scelta di strategie progettuali idonee che considerino la bioclimatica, la biofilia, la scelta dei materiali, l'integrazione con fonti energetiche rinnovabili. Si progetterà un edificio a energia quasi zero (Zero Energy Building), ossia quasi autosufficienti dal punto di vista energetico come imposto dalla legislazione europea. Per ottenere questo ambizioso obiettivo occorre una progettazione capace di concepire l’edificio e i suoi impianti come un unico sistema, superando l’attuale prassi di giustapposizione degli impianti a un organismo già concepito
Nel laboratorio, la questione dell’efficienza energetica sarà affrontata in una prospettiva di eco-efficienza nel ciclo di vita: non appare sufficiente concentrare l'attenzione progettuale sulle strategie volte al contenimento dell'energia spesa per la gestione di un edificio senza verificare anche l'energia spesa per la realizzazione di un edificio. Per questo gli studenti sono chiamati a verificare l’energia incorporata delle loro scelte tecniche, ossia l’energia spesa per produrre i materiali e costruire l’edificio.
Le scale di approfondimento del progetto andranno dall’inquadramento urbano (planivolumetrico in scala 1:500) all’architettonico (1:100), fino alle scelte costruttive (1:50) e al dettaglio (1:20). Dovrà inoltre essere elaborata una relazione contenente le valutazioni energetico-ambientali.
L’organizzazione delle attività prevede l’introduzione a temi, conoscenze e strumenti durante le lezioni frontali e attività di progetto in aula e revisione settimanale degli elaborati (progettuali e di valutazione energetico-ambientale) sviluppati autonomamente dagli studenti. Gli studenti lavoreranno in gruppi di tre componenti.
Parole chiave: Efficienza energetica, Fonti energetiche rinnovabili, Architettura sostenibile, Gestione sostenibile delle risorse, Produzione e consumo responsabile, Analisi del ciclo di vita, Economia circolare, Gestione dei rifiuti, Mitigazione del cambiamento climatico, Azioni contro il cambiamento climatico, Riduzione d’impatto del cambiamento climatico, Obiettivi di Sviluppo sostenibile.
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