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Scheda Riassuntiva
Anno Accademico 2020/2021
Scuola Scuola del Design
Insegnamento 056421 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI
Docente Capovilla Marco
Cfu 6.00 Tipo insegnamento Monodisciplinare

Corso di Studi Codice Piano di Studio preventivamente approvato Da (compreso) A (escluso) Nome Sezione Insegnamento
Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1087) DESIGN DEGLI INTERNI***AZZZZ056421 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI
Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1088) DESIGN DELLA COMUNICAZIONE***AZZZZ056421 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI
Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1089) DESIGN DELLA MODA***AZZZZ056421 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI
Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1090) DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE***AZZZZ056421 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI
Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1153) DESIGN DEGLI INTERNI***AZZZZ056422 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI
Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1154) DESIGN DELLA COMUNICAZIONE***AZZZZ056422 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI
Des (1 liv.)(ord. 270) - BV (1156) DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE***AZZZZ056422 - FOTOGIORNALISMO: NARRARE PER IMMAGINI

Obiettivi dell'insegnamento

In questo insegnamento gli studenti acquisiranno le tecniche di base della fotografia digitale e il suo linguaggio, e verranno a conoscenza delle nuove formule comunicative che il fotogiornalismo sta sviluppando con i media digitali. Lo studente potrà sperimentare come, a partire da immagini fisse, si possono progettare, realizzare e veicolare racconti in stile documentario, integrando anche immagini in movimento, suoni, rumori, voci, testi, fino ad assumere una forma multimediale.


Risultati di apprendimento attesi

Lo studente:
- conosce e comprende le tecniche fotografiche digitali;
- conosce le più recenti formule comunicative del fotogiornalismo;
- è in grado di utilizzare diversi strumenti comunicativi per ottenere una comunicazione efficace.


Argomenti trattati

Nei primi decenni del Novecento, nella fotografia documentaria e giornalistica si sono utilizzate per lo più singole fotografie. A partire dalla metà degli anni ’30 i giornali, e soprattutto i periodici, si sono orientati progressivamente verso l’uso di sequenze di immagini. Negli anni ’40 e ’50 il fotogiornalismo ha raggiunto la maturità e la consapevolezza del proprio ruolo nella società, che si andava trasformando via via in società dell’informazione, proponendo racconti visuali che miravano a informare ma al tempo stesso anche a emozionare i lettori. Questa formula di successo, inaugurata dal settimanale americano Life nel secondo dopoguerra, è durata per tutto il ‘900, sostanzialmente immutata. Negli ultimi venti anni, si è assistito tuttavia a una profonda crisi dell’editoria cartacea e al contemporaneo aumento della disponibilità di mezzi di comunicazione digitale a prezzi accessibili. Quest’ultima ha favorito la nascita di piattaforme multimediali per il trattamento unificato di testi, suoni, immagini fisse e immagini in movimento. Di conseguenza, la possibilità di pubblicare e trasmettere messaggi multimediali a platee virtualmente infinite ha portato alla moltiplicazione delle emittenti e alla rapida evoluzione dei linguaggi utilizzati.
In estrema sintesi, il fotogiornalismo a livello mondiale ha, da almeno 80 anni, perfezionato la strategia comunicativa del “raccontare storie con immagini”. Anche il marketing e la comunicazione aziendale si sono decisamente orientate al “raccontare storie”. Partire dalle tecniche, dalle pratiche professionali e dai principi etici fondanti del fotogiornalismo per affrontare lo storytelling visuale significa collocare questa nuova frontiera della comunicazione in un contesto di credibilità, di affidabilità, di trasparenza, di regole etiche consolidate, sottolineando perciò l’importanza di un contratto di reciproca fiducia tra chi comunica e i destinatari dei messaggi, i fruitori cioè della comunicazione.
In questo insegnamento gli studenti dei corsi di laurea della Scuola di Design (Prodotto, Interni, Comunicazione, Moda), dopo aver acquisito le tecniche di base della fotografia digitale e il suo linguaggio, da un lato verranno a conoscenza delle nuove formule e strategie comunicative che il fotogiornalismo sta sviluppando con i media digitali, dall’altro potranno a loro volta studiare e sperimentare direttamente come, a partire da immagini fisse, si possono progettare, realizzare e veicolare racconti in stile documentario, integrando anche immagini in movimento, suoni, rumori, voci, testi, fino ad assumere una forma multimediale.
Sono previste modalità di didattica innovativa, in particolare basate sulla cosiddetta flipped classroom.
Sono previste esercitazioni fuori dall’aula di lezione e in particolare in LabImmagine.

Pur non essendoci prerequisiti richiesti per la frequenza dell'insegnamento (vedi punto successivo), è tuttavia necessario avere la disponibilità di una macchina fotografica digitale dotata di controlli manuali ed equipaggiata con un obiettivo zoom (da moderato grandangolare a moderato teleobiettivo). Gli apparecchi Reflex o mirrorless hanno queste caratteristiche, e anche qualche modello più evoluto di fotocamera compatta può avere analoghe proprietà. Non è sufficiente invece utilizzare uno smartphone, perché non ha, nemmeno nei modelli più recenti, queste caratteristiche. Si ricorda che il Lab Immagine, pur avendo qualche fotocamera da prestare - temporaneamente e non continuativamente -, non può certo far fronte alle esigenze degli studenti di un corso che conta circa 50/60 studenti.


Prerequisiti

Non sono richiesti pre-requisiti per la frequenza dell'insegnamento.


Modalità di valutazione

Esame individuale di metà corso: realizzazione di un reportage fotografico su un tema proposto dallo studente e approvato dal docente. Lo studente dovrà dimostrare di saper raccontare una storia (realizzare cioè un reportage) utilizzando un linguaggio fotografico adeguato e coerente e una solida competenza tecnica, espressiva ed estetica acquisita nel corso della prima parte del semestre.
Esame finale di gruppo, basato sulla ideazione, progettazione e realizzazione - in gruppi costituiti da un massimo di quattro persone - di un prodotto comunicativo a scelta tra queste due opzioni: A) puramente fotografico, B) multimediale, creato cioè a partire da fotografie, suoni e testi realizzati dagli studenti. Ogni membro del gruppo dovrà saper dimostrare di aver contribuito in maniera significativa alla ricerca sul tema scelto, all’elaborazione di una scaletta delle immagini da realizzare, alla realizzazione delle fotografie, alla scelta delle immagini da utilizzare, all’editing e, nel caso del progetto multimediale, oltre ai precedenti compiti, anche alla ricerca e raccolta dei suoni da inserire, alla stesura dei testi esplicativi richiesti per documentare le scelte fatte e al montaggio video finale.
Ai fini della valutazione finale saranno presi in considerazione anche la partecipazione attiva durante il corso (discussioni e presentazioni) e i risultati delle prove per casa effettuate nel corso della prima metà del semestre, inclusa la puntualità delle consegne.
La frequenza delle lezioni e delle esercitazioni è obbligatoria e viene monitorata.


Bibliografia
Risorsa bibliografica facoltativaFreeman, Michael, The photographer's story. L'arte della narrazione per immagini, Editore: Logos, Anno edizione: 2013
Risorsa bibliografica facoltativaKobré, Kenneth (Autore), Brill, Betsy (a cura di), Photojournalism: The Professional's Approach, Editore: Focal Press, Anno edizione: 2008
Note:

(sixth edition)

Risorsa bibliografica facoltativaKobré, Kenneth, Videojournalism: Multimedia Storytelling, Editore: Focal Press, Anno edizione: 2012
Risorsa bibliografica facoltativaNewton, Julianne H., The Burden of Visual Truth. The role of photojournalism in mediating reality, Editore: Routledge, Anno edizione: 2000
Risorsa bibliografica facoltativaLugon, Olivier, Lo stile documentario in fotografia : da August Sander a Walker Evans, 1920-1945, Editore: Electa, Anno edizione: 2008
Risorsa bibliografica facoltativaNewhall, Beaumont, Storia della fotografia, Editore: Einaudi, Anno edizione: 1984
Risorsa bibliografica facoltativaSmargiassi, Michele, Un'autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso, Editore: Contrasto, Anno edizione: 2009
Risorsa bibliografica facoltativaSontag, Susan, Davanti al dolore degli altri, Editore: Mondadori, Anno edizione: 2003
Risorsa bibliografica facoltativaFadigati, Neri, Il mestiere di vedere. Introduzione al fotogiornalismo, Editore: Plus - Pisa University Press, Anno edizione: 2005
Risorsa bibliografica facoltativaMignemi, Adolfo, Lo sguardo e l'immagine. La fotografia come documento storico, Editore: Bollati Boringhieri, Anno edizione: 2003
Risorsa bibliografica facoltativaFreund, Gisèle, Fotografia e società, Editore: Einaudi, Anno edizione: 2007
Risorsa bibliografica facoltativaChiozzi, Paolo, Manuale di antropologia visuale, Editore: Unicopli, Anno edizione: 1993
Risorsa bibliografica facoltativaMeyerowitz, Joel (autore), Westerback, Colin (autore), Bystander: A History of Street Photography , Editore: Bulfinch (Little, Brown and Company), Anno edizione: 2001
Risorsa bibliografica facoltativaLight, Ken, Witness in Our Time. Working Lives of Documentary Photographers, Editore: Smithsonian Books, Anno edizione: 2010
Risorsa bibliografica facoltativaHall, Stuart (ed.), Evans, Jessica (ed.), Nixon, Sean (ed), Representation. Cultural representations and Signifying practices, Editore: Sage Publications Ltd., Anno edizione: 2013
Risorsa bibliografica facoltativaLucas, Uliano, Agliani, Tatiana, La realtà e lo sguardo. Storia del fotogiornalismo in Italia, Editore: Einaudi, Anno edizione: 2015
Risorsa bibliografica facoltativaAlison, Irene, iREVOLUTION, Editore: Postcart, Anno edizione: 2015

Software utilizzato
Nessun software richiesto

Forme didattiche
Tipo Forma Didattica Ore di attività svolte in aula
(hh:mm)
Ore di studio autonome
(hh:mm)
Lezione
34:00
68:00
Esercitazione
16:00
32:00
Laboratorio Informatico
0:00
0:00
Laboratorio Sperimentale
0:00
0:00
Laboratorio Di Progetto
0:00
0:00
Totale 50:00 100:00

Informazioni in lingua inglese a supporto dell'internazionalizzazione
Insegnamento erogato in lingua Italiano
Disponibilità di materiale didattico/slides in lingua inglese
Disponibilità di libri di testo/bibliografia in lingua inglese
Possibilità di sostenere l'esame in lingua inglese
Disponibilità di supporto didattico in lingua inglese

Note Docente
Il presente programma è stato elaborato per poter essere erogato in modalità blended, nel rispetto dei protocolli di sicurezza relativi all'emergenza sanitaria COVID-19, disponibili a luglio 2020.
In caso di variazioni dei protocolli di sicurezza l'orario potrebbe subire variazioni: in particolare in caso di superamento dell'emergenza sanitaria, le lezioni potranno tornare ad essere in presenza.
Informazioni più dettagliate sulle modalità di erogazione e di accesso, nonché le indicazioni relative ai protocolli di sicurezza ed al distanziamento sociale, saranno disponibili sul sito di Ateneo e della Scuola. Maggiori dettagli sulla didattica saranno comunicati dai docenti nelle modalità previste.
 
schedaincarico v. 1.8.3 / 1.8.3
Area Servizi ICT
30/11/2023