Con la sigla GDO, grande distribuzione organizzata, si definisce un sistema di punti vendita di grandi dimensioni, organizzati come catena, gestiti da un gruppo sotto la medesima insegna e abitualmente classificati in base alla dimensione delle aree dedicate alla vendita.
Tra questi il supermercato è una “tipologia di operatore self-service per la vendita di prodotti di largo consumo al dettaglio con una superficie tra 400 e 2.500 metri quadri (Nielsen)”. La classificazione del “supermercato” in base a parametri sintetici ne delinea un identikit preciso ma non fornisce informazioni sull’identità di questa tipologia di spazi, nata oltre un secolo fa negli Stati Uniti e per alcuni aspetti rimasta simile alle origini.
La tipologia, il layout e l’organizzazione del supermercato presentano agli occhi del pubblico una straordinaria uniformità in tutti i Paesi che riflette le abitudini di acquisto dei consumatori e le esigenze organizzative della filiera di distribuzione su vasta scala dei prodotti. Uno sguardo più attento rivela che esiste una varietà di format con differenze sostanziali soprattutto in termini strategici e di servizio. Oggi anche i format più tradizionali si stanno aprendo a significativi cambiamenti che investono l’intero settore del commercio e ci impongono di studiare gli effetti che hanno avuto e avranno sull’evoluzione di questa tipologia di negozi.
Occorre poi considerare l’impatto che l’emergenza sanitaria Covid ha avuto sulla gestione degli spazi vendita e sul supermercato in particolare, senza dimenticare che durante l’apice di diffusione del virus e di chiusura di tutte le attività, i supermercati hanno garantito la continuità del servizio e sono stati indispensabili per l’approvvigionamento dei beni primari per quasi la totalità della popolazione.
Il programma del corso prenderà inoltre spunto dai risultati evidenziati da un recente lavoro di ricerca dello studio di progettazione Arup per evidenziare alcune innovazioni degli spazi retail contemporanei, in particolare:
_ nuove tecnologie al servizio di esperienze senza soluzione di continuità tra reale e digitale;
_ ruolo strategico del negozio fisico;
_ device mobili e app al centro dell’e-commerce;
_ domanda crescente di trasparenza e sostenibilità.
A queste linee di sviluppo si aggiunge quest’anno l’esigenza da parte del consumatore di fare la spesa in sicurezza e da parte del gestore di garantire elevati standard igienici.
Il corso propone una lettura “progettuale” di queste tendenze in relazione ad un settore altamente competitivo che si trova ad affrontare la pressione di nuove abitudini di acquisto e una maggiore sensibilità per l’ambiente e la salute (per citarne alcuni: riduzione delle plastiche nel packaging, trasparenza e tracciabilità dei prodotti alimentari, bio ed ecosostenibilità dei prodotti).
Le attività di progetto del laboratorio riguarderanno la progettazione degli spazi interni di una struttura della grande distribuzione in relazione alle tendenze descritte sopra, alle tecnologie e ai materiali. Lo studio del rapporto tra le persone e lo spazio e le merci sarà oggetto di approfondimento, in considerazione delle nuove dinamiche di interazione tra esperienza fisica e digitale. L’esercitazione progettuale verrà ambientata in un contesto da identificare in un’area urbana.
La parte teorica di lezioni e seminari stimolerà – attraverso la lettura di casi studio realizzati – anche l’apprendimento di un metodo di progettazione per il design degli interni: dall’ideazione alla definizione degli spazi e alla soluzione di specifiche problematiche progettuali, fino allo studio di dettagli materici e tecnologici.
Il laboratorio si articolerà in alcune fasi significative:
_ attività di ricerca e osservazioni socio-antropologiche, di costume e delle abitudini nei comportamenti d’acquisto dei consumatori;
_ individuazione di utenti/target significativi e di un’ipotetica committenza (si prevede di proseguire la collaborazione con Esselunga attivata nell’anno precedente);
_ raccolta di casi studio significativi in relazione al tema specifico;
_ individuazione di idee innovative con riferimento ai nuovi scenari di sviluppo del commercio al dettaglio;
_ ideazione proposte di progetto;
_ analisi della struttura di riferimento assegnata (che verrà comunicata durante il corso), delle sue caratteristiche architettoniche e del contesto urbano;
_ sviluppo di approfondimenti specifici riguardo al linguaggio e alle tecnologiche (colori, materiali, finiture, arredi speciali e attrezzature).
Le attività didattiche, che verranno svolte individualmente e in gruppo, prevedono verifiche intermedie degli stati di avanzamento e una presentazione conclusiva del progetto (prova d’esame finale) attraverso la redazione di tavole, video e modelli di dettaglio.
Ospite internazionale per la didattica è il Prof. Katelijn Quartier (Hasselt University, Belgio).
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