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Scheda Riassuntiva
Anno Accademico 2020/2021
Scuola Scuola del Design
Insegnamento 055186 - FONDAMENTI DI INVERSIONE CONCETTUALE
Docente Musante Guido
Cfu 6.00 Tipo insegnamento Monodisciplinare
Didattica innovativa L'insegnamento prevede  2.0  CFU erogati con Didattica Innovativa come segue:
  • Soft Skills

Corso di Studi Codice Piano di Studio preventivamente approvato Da (compreso) A (escluso) Nome Sezione Insegnamento
Des (Mag.)(ord. 270) - BV (1097) DESIGN FOR THE FASHION SYSTEM - DESIGN PER IL SISTEMA MODA***AZZZZ055186 - FONDAMENTI DI INVERSIONE CONCETTUALE
Des (Mag.)(ord. 270) - BV (1159) PRODUCT SERVICE SYSTEM DESIGN - DESIGN PER IL SISTEMA PRODOTTO SERVIZIO***AZZZZ055186 - FONDAMENTI DI INVERSIONE CONCETTUALE
Des (Mag.)(ord. 270) - BV (1162) DESIGN DELLA COMUNICAZIONE***AZZZZ055186 - FONDAMENTI DI INVERSIONE CONCETTUALE
Des (Mag.)(ord. 270) - BV (1260) INTERIOR AND SPATIAL DESIGN***AZZZZ055186 - FONDAMENTI DI INVERSIONE CONCETTUALE
Des (Mag.)(ord. 270) - BV (1261) INTEGRATED PRODUCT DESIGN***AZZZZ055186 - FONDAMENTI DI INVERSIONE CONCETTUALE
Des (Mag.)(ord. 270) - BV (1262) DIGITAL AND INTERACTION DESIGN***AZZZZ055186 - FONDAMENTI DI INVERSIONE CONCETTUALE

Obiettivi dell'insegnamento

Il Corso di “Fondamenti di Inversione Concettuale” si concentra sulle modalità di individuazione di concept progettuali inediti e pervasivi, siano essi finalizzati al design di: prodotto, sistema, spazio, comunicazione, evento o altro linguaggio creativo. Il programma si pone l'obiettivo di sviluppare nuove traiettorie di pensiero e narrazione derivanti dagli indizi individuati in casi studio rilevanti e/o funzionali all'evoluzione di nuovi progetti.


Risultati di apprendimento attesi

Facendo riferimento alle due traiettorie professionali (“orizzontali” e “verticali”) sintetizzate dal modello della cosiddetta “T-shaped skills”, il presente Corso punta alla formazione di una nuova figura attitudinale “a inclinazione variabile”, capace cioè di relazionarsi sia con le dinamiche di interazione orizzontale tra diversi ambiti operativi ed espressivi, sia di attivare specifici approfondimenti verticali nelle conoscenze e nelle procedure, propri degli ambiti produttivi piu tradizionali.


Argomenti trattati

Nel 1972 Gillo Dorfles conia l’espressione “Total Design”, che riconosce l'essenza del design in quando “centro di saperi” e non piu come mera pratica legata alla produzione seriale di oggetti. Da allora, in quasi mezzo secolo, l'uso del design come pensiero ha conosciuto un'evoluzione forse ancor piu significativa rispetto a quella che ha interessato il puro disegno industriale, amplificando esponenzialmente il ruolo della creatività come ramificato strumento strategico. Di fatto, il “design dei contenuti” è diventato nell’economia del XXI secolo un'essenziale materia prima per la produzione di valore, al punto che “contenuto” e “valore” sono ormai spesso considerati fattori tra loro inscindibili.
Partendo da tali considerazioni, il principio di “inversione concettuale” proposto come base del Corso di insegnamento considera come oggi, in ogni campo creativo, progettare significhi sempre piu spesso “stressare” i concetti di partenza e cambiare le gerarchie consolidate degli elementi a disposizione. Un processo, eminentemente progettuale, già paragonato da Giancarlo De Carlo a un “rovesciamento del cannocchiale”: metafora che condensa un insieme di diverse modalità di approccio laterale e non convenzionale al pensiero, capace anche di invertire significati comuni e consolidati dalla prassi.
L'espressione “inversione concettuale” individua pratiche trasmissibili ma non atte all'individuazione di dati univocamente determinati, né tantomeno antitetici rispetto all'ipotesi di partenza. Per usare un'immagine anticipata da Christopher Alexander, precursore del concetto di “design thinking”, tale processo non sottende a una struttura cognitiva “ad albero”, fondata su opzioni rigidamente oppositive, ma a un piu complesso modello “a semilattice”, in cui tutte le variabili sono interconnesse e ogni scelta non implica necessariamente la rinuncia alla sua alternativa.
Anche i comportamenti che caratterizzano la società odierna vertono sempre piu spesso su pensieri e pratiche che agiscono “contemporaneamente” tra loro, ovvero che tendono a porre tra le opzioni del sistema una “e” piuttosto che una “o”. In questo senso, pluralizzando lo sguardo e assumendo a riferimento lo spazio urbano e sociale, il “ribaltamento concettuale” – spesso eseguito in maniera intuitiva – può anche avvalersi di strumenti già sperimentati dalle scienze umane nell'ultimo mezzo secolo. Tra questi, quello che Carlo Ginzburg ha definito “paradigma indiziario”: una modalità di pensiero capace di porre in 
relazione le tracce fisiche dei comportamenti umani, sempre in rapida trasformazione, con i tempi piu lunghi degli oggetti e degli spazi abitati. Un approccio che può aiutare a trarre indicazioni in particolare dai nuovi comportamenti, quelli cioè che “non giungono immediatamente a plasmare lo spazio e a lasciarvi un calco stabile, ma piuttosto vi spargono segni labili, discontinui, mobili”.
Esattamente quel tipo di segni che saranno oggetto di attenzione da parte di questo Corso.

Il corso si articolerà in piu parti, descritte di seguito in sequenza non necessariamente temporale, che potrebbero avvalersi anche dei contributi di approfondimento di esperti.
1. Introduzione all'inversione concettuale: spazi, parole e immagini dal progetto urbano alle nuove forme di editoria.
2. Un caso studio: 1972-2791, l'orizzonte invertito
3. Laboratorio di lettura.
4. Laboratorio di scrittura.
5. Laboratorio di immagine.
I temi e le metodologie affrontati durante il Corso di Fondamenti di Inversione Concettuale potrebbero anche essere applicati dagli studenti su progetti sviluppati in altri Corsi di Studio o in preparazione della Tesi di Laurea Magistrale.


Prerequisiti

Non sono richiesti pre-requisiti per la frequenza dell'insegnamento.


Modalità di valutazione

Il corso “Inversione Concettuale: dal design della comunicazione alla comunicazione del design” valuterà l'acquisizione da parte degli studenti di strumenti critici e operativi specifici legati a nuove modalità di comunicazione delle discipline creative, prime fra tutte: design, architettura, arti in senso ampio.

Il Corso valuterà la crescita nella formazione di strumenti di critica e linguaggio personali legati a diverse pratiche comunicative (giornalismo, curatela, copywriting, …), attraverso più supporti (scrittura, grafica, video, …) e indirizzate potenzialmente a più piattaforme (editoria “tradizionale”, editoria digitale, progetti espositivi, ...).

La qualità del lavoro verrà valutata in divenire sulla base soprattutto di tre criteri: la capacità di sviluppare strumenti autonomi di critica e comunicazione; la capacità di apportare contributi originali e stimolanti al corso; la capacità di interagire con gli altri partecipanti, con i docenti e con gli ospiti che interverranno.


Bibliografia

Software utilizzato
Nessun software richiesto

Forme didattiche
Tipo Forma Didattica Ore di attività svolte in aula
(hh:mm)
Ore di studio autonome
(hh:mm)
Lezione
43:00
86:00
Esercitazione
7:00
14:00
Laboratorio Informatico
0:00
0:00
Laboratorio Sperimentale
0:00
0:00
Laboratorio Di Progetto
0:00
0:00
Totale 50:00 100:00

Informazioni in lingua inglese a supporto dell'internazionalizzazione
Insegnamento erogato in lingua Italiano

Note Docente
Il presente programma è stato elaborato per poter essere erogato in presenza auspicando il superamento dell'emergenza sanitaria legata al COVID 19.
In caso di protrarsi nell'emergenza sanitaria l'orario potrebbe subire variazioni prevedendo l'introduzione (in parte o in toto) di attività didattiche online.
Informazioni più dettagliate sulle modalità di erogazione e di accesso, nonché le indicazioni relative ai protocolli di sicurezza ed al distanziamento sociale, saranno disponibili sul sito di Ateneo e della Scuola. Maggiori dettagli sulla didattica saranno comunicati dai docenti nelle modalità previste.
schedaincarico v. 1.8.3 / 1.8.3
Area Servizi ICT
03/12/2023