Il Disegno, inteso sia come mezzo per conoscere la realtà che come strumento di ideazione, costituisce una componente essenziale della cultura e della professione del designer in quanto strumento di comunicazione universalmente comprensibile, basato su una serie di regole grafico-geometriche condivise. Di conseguenza, i Laboratori del Disegno si occupano di formare gli allievi all’uso degli strumenti analogici per la rappresentazione di progetto, attraverso i più idonei e corretti linguaggi espressivi.
Il Laboratorio del Disegno si propone infatti di offrire allo studente la conoscenza di base dei principali strumenti e metodi di rappresentazione per lo studio della realtà formale, nelle due dimensioni del disegno e nelle tre dimensioni del modello fisico, per metterlo nella condizione di saper scegliere le modalità e le tecniche più opportune per la comunicazione del progetto del prodotto di industrial design, anche in funzione delle sue diverse attitudini e abilità. Ciò significa che il Laboratorio del Disegno costituisce per l’allievo un’esperienza propedeutica e basilare per sviluppare le capacità di osservazione e descrizione delle forme, attraverso l’uso del disegno e la costruzione di modelli, maturando al contempo la consapevolezza nella scelta delle modalità e delle tecniche di raffigurazione più opportune in ragione del caso, del tema, e delle personali attitudini.
Cardini della rappresentazione per l’industrial design sono 4 tecniche: il rilievo, lo sketch a mano libera, il rendering e il disegno tecnico. Queste tecniche discendono tutte, in modo più o meno esplicito e diretto, dalla geometria descrittiva, la cui trattazione costituisce pertanto un presupposto ineludibile all'interno del Laboratorio.
Al termine del Laboratorio l'allievo dovrà avere maturato la capacità di osservare la realtà attraverso il disegno manuale come strumento di ragionamento formale e di intuizione geometrica e spaziale (gestione delle forme, delle proporzioni e dell’organizzazione delle parti). Il disegno a mano libera deve infatti essere acquisito come strumento naturale e immediato attraverso cui visualizzare i processi di intuizione formale che caratterizzano la fase creativa del progetto.
La pratica del disegno si completa con l’acquisizione della conoscenza delle basi scientifiche della rappresentazione nei tre metodi proiettivi codificati (proiezione ortogonale, assonometria, prospettiva).
Con la pratica del disegno si dispone, dunque, di uno strumento espressivo agile ed efficace che consente al progettista di descrivere al meglio le sue intenzioni di progetto. Il fine del Laboratorio del Disegno – Sezione P2, in ciascuno dei tre moduli didattici che lo compongono, è quello di stimolare lo studente nell’apprendimento della capacità di esprimere la propria idea di progetto ed i suoi caratteri morfologici e funzionali attraverso i più idonei e corretti linguaggi grafico-espressivi, pertanto:
- Negli Elementi di Disegno saranno trattati i temi fondamentali del disegno e delle geometrie, proiettiva ed ortogonale, quali metodi di trasposizione sul piano della forma apparente e reale di un oggetto osservato, o ideato, sperimentando quindi tali pratiche attraverso disegni, realizzati prevalentemente a mano libera, in cui sono previsti approfondimenti ed esperienze sull'uso delle tecniche grafiche, dei colori, del chiaroscuro e del disegno vettoriale;
- Con gli Strumenti e Tecniche del Disegno, si approfondiranno le principali relazioni esistenti fra la rappresentazione grafico/tecnica ed il prodotto industriale e si introdurranno le norme grafiche che sottendono la corretta rappresentazione tecnica: dai formati, all’impaginazione, alle quotature di un disegno tecnico esecutivo;
- Altresì nel modulo di Modelli per il Design verranno proposti diversi esercizi che introducono alla percezione e manipolazione tridimensionale e all'uso di materiali per la realizzazione di modelli di studio e sarà inoltre proposto un esercizio di prototipazione.
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