LA DIMENSIONE PRIVATA DELL’ABITARE
File PDF con la presentazione del Laboratorio https://drive.google.com/open?id=12Pg-tKjnFx849My8ULKuMBREI_n0VtGf
- PROGETTARE UNA VILLA
- PROGETTARE UNO YACHT
Gli studenti iscritti al Laboratorio, saranno invitati a scegliere uno dei due temi progettuali proposti (villa oppure yacht), qui di seguito descritti.
TEMA PROGETTUALE 1. LA VILLA E LA FORMA
Oggetto del Laboratorio è una riflessione progettuale sull’architettura della villa.
L’idea di villa è teoricamente e metodologicamente intesa come sintesi di tutte le proprietà e di tutti gli elementi specifici dell’architettura, progettabile alla scala controllata dell’interno domestico unifamiliare.
La tradizione storica e sociale della villa, a partire dai grandi esempi dell’antichità, passando per l’esperienza dell’Umanesimo fino alle più recenti declinazioni della modernità, definisce i contorni di un grande viaggio all’interno dell’architettura su misura, specchio di una individualità che giunge a decidere la forma e l’immagine di ogni elemento presente nel paesaggio della propria esistenza, e specchio di una socialità che si esprime nei rapporti di prossimità e di identità familiare. In sintesi, nella dimensione privata dell’abitare.
La villa sarà progettualmente declinata come casa-museo, cioè come complesso sistema di spazi articolati sulla base della presenza di collezioni d’arte contemporanea e archeologiche, in cui il rapporto tra pubblico e privato, tra luoghi introversi e luoghi aperti allo sguardo esterno, costituisce il vero principio ordinatore del progetto. La villa-museo è collocata a Roma, nei pressi del Colosseo e della Domus Aurea.
Sotto il profilo teorico, il nocciolo di tale riflessione è costituito dalla forma, intesa nella doppia accezione di
- a) forma_idea, cioè l’insieme strutturato e ordinato degli elementi che la costituiscono, e di
- b) forma percepita, cioè la qualità delle proprietà figurative che si offrono all’osservatore.
In termini progettuali, con ciò si intende la relazione complessa e indeducibile tra spazio architettonico interno inteso come centralità assoluta, compresi gli oggetti e le attrezzature dell’abitare, la luce, le superfici che lo qualificano e il paesaggio in esso percepito (naturale o artificiale), e l’involucro architettonico esterno inteso come “carena”, cioè come dispositivo plastico percepito dall’osservatore esterno.
L’idea, alla base della sperimentazione progettuale è che lo sviluppo recente dell’architettura, abbia fortemente messo in crisi il concetto di continuità deducibile tra la forma dell’interno e la forma dell’esterno. Questo, se da una parte, intensifica l’autonomia dell’interno rispetto alla qualificazione dello stesso all’esterno, dall’altra crea una interazione “a distanza” tra forma interna e forma della “carena”.
Il progetto proposto agli studenti si confronta quindi con tre ordini di riflessione:
- La forma dello “spazio primario” (forma A).
- La forma della “carena” (forma B).
- La relazione formale tra forma A e paesaggio esterno, mediata dallo spazio interstiziale definito per differenza formale tra A e B.
METODOLOGIA PROGETTUALE E SVILUPPO PER FASI
L’atto fondativo coincide con la messa a punto di uno “spazio primario”, cioè uno spazio tutto interno definito:
- dalla sua architettura,
- da tutti gli oggetti in esso presenti (opere d’arte, arredi fissi e mobili, contenitori, sedute, rivestimenti e dispositivi di somministrazione della luce),
- dal trattamento delle superfici,
- dalla qualità dei materiali.
In sintesi, la triade lecorbusieriana spazio-oggetto-grafica espressa nella seconda prefazione al “Modulor”.
Si procederà poi con la carenatura dell’organismo primario interno, con il duplice obbiettivo di definire il rapporto plastico tra la villa e il paesaggio esterno, naturale e antropizzato, e tra lo spazio primario e la luce naturale. Il risultato sarà un complesso spazio interstiziale, un “between” tra lo spazio primario e la membrana della carena. Si tratta anch’esso di un interno, occulto e misterioso. Ma anch’esso abitabile.
Il progetto avrà una specifica declinazione, quella dell’Ego. Divus, che consiste in un agire progettuale che si sviluppa su un doppio binario: progettare per se stessi, progettare per il principe. Operare internamente a questo dualismo, significa lavorare in una dimensione altamente personalizzata e, assieme, fortemente idealizzata, (vedi l’esempio del progetto della reggia del Principe Ottone I di Baviera ideata da Schinckel sull’Acropoli).
INTERNI | DESIGN. ZOOMING SUL PRODOTTO D’ARREDO
L’abitare “su misura”, con le sue declinazioni e interpretazioni legate al paesaggio di oggetti “one off” presenti nella villa, costituisce storicamente uno dei terreni di confronto progettuale dell’architetto che opera per se (e per il principe). Una realtà scomparsa dagli orizzonti della formazione dell’architetto che questo laboratorio intende ripristinare, riappropriandosi di un mestiere necessario per il controllo del progetto alla scala domestica.
L’esperienza progettuale assumerà quindi una dimensione integrale e porterà ad una riflessione sul disegno del prodotto d’arredo. Il ragionamento alla piccola scala avrà pertanto una ricaduta sulla progettazione di prodotti da realizzarsi con modelli in scala 1:1. Il riferimento metodologico sarà l’insieme di prodotti progettati e realizzati da Gerrit Rietveld nel quadro della sperimentazione operata da De Stijl negli anni ’20, e ancora oggi attualissima per quanto riguarda un approccio “minimalista” al prodotto d’arredo.
TEMA PROGETTUALE 2. LO YACHT E LA FORMA DINAMICA
Il progetto di una barca, in questo caso uno yacht di 12-15 metri, è un processo complesso in cui convergono aspetti di eccellenza ideativa, produttiva, costruttiva, tecnologica e performativa. E’ un’esperienza solo in parte assimilabile a quella del progetto di un edificio, poiché contrariamente ad esso uno yacht è una struttura la cui condizione fondamentale è quella di confrontarsi con il galleggiamento e la navigazione. Non è una struttura statica, è una struttura viaggiante con prerogative non solo di abitabilità, ma anche di manovrabilità. In sintesi è una forma dinamica capace di trasformare il suo assetto e di disporsi a ricevere le sollecitazioni di diversa natura del mare.
Lo yacht design è da intendersi come insieme di saperi, competenze e processi organizzati intorno ad una ricerca sia scientifico-tecnologica che formale. E’ una disciplina declinata in una componente costruttivo-cantieristica legata alle performance e alla navigabilità, in una componente di stile e allestimento one off e in una particolarissima articolazione dell'architettura degli interni, che la rendono del tutto eccezionale sotto il profilo dell'esperienza della storia del Made in Italy.
Abitare il mare è il tema dell’esperienza progettuale. Comprendere la natura di una imbarcazione è il primo passo per portare gli studenti all’interno di un processo progettuale, fino a questo momento unico e originale nell’offerta formativa della Scuola. Acquisire le conoscenze di base di un mestiere è l’obbiettivo finale di un’esperienza conoscitiva che nel Laboratorio trova il suo start up.
Sotto il profilo della riflessione formale e di quanto espresso in precedenza con il concetto di “spazio primario” e con quello di spazio interno inteso come centralità assoluta, la progettazione di un’imbarcazione si porta dietro tutta l’esperienza propria dell’architettura basata sulla percezione dello spazio e della sua abitabilità nonchè sulla comprensione della forma carenata dello scafo e della compressione della sua sezione, attraverso il disegno sia dell’impianto generale sia del dettaglio, questo sì di primaria importanza.
Gli studenti che sceglieranno il tema dello yacht disporranno dei disegni costruttivi di una carena performante di 27 metri realizzata per una nota imbarcazione, il Leopard Sport Open costruito dai Cantieri Arno di Limite sull’Arno verso la metà degli anni Novanta (oggi Cantieri Leopard di Pisa).
Internamente a questo scafo e sopra di esso verrà sviluppata la progettazione degli spazi interni ed esterni seguendo i principi metodologici già espressi per quanto riguarda la progettazione della villa.
Dopo una prima fase a carattere conoscitivo, basata sull’esplorazione di casi studio della nautica contemporanea, si passerà alla progettazione originale della sovrastruttura e dell’interno dello scafo, che raggiungerà la scala del dettaglio, sia mediante la predisposizione di rappresentazioni bi-tri dimensionali sia mediante la realizzazione di un modello a “scheletro”.
IL GRAND TOUR
Il percorso conoscitivo dei temi proposti dal Laboratorio prevede anche la partecipazione (facoltativa) al “Grand Tour”, un viaggio di studio che avrà per oggetto la visita:
- alla location di progetto riferita alla villa, che è localizzata a Roma / Villa Adriana
- ad alcuni dei più significativi capolavori di architettura presenti sul territorio italiano in termini di architettura d’interni (musei e teatri) e di esempi costruiti di architettura della villa.
- ad un cantiere navale di importanza internazionale a Viareggio.
Qui di seguito la bozza del programma di viaggio (aperta ad eventuali modifiche)
VIAGGIO DI STUDIO
A PARMA, SIENA, ROMA, VILLA ADRIANA, CAPRAROLA, FIRENZE
MERCOLEDI’ 1 APRILE
Ore 6,30 Appuntamento in Piazza Leonardo da Vinci angolo Via Bonardi
Ore 7,00 Partenza da Milano
Ore 9,00 Visita al Palazzo della Pilotta a Parma, Teatro Farnese, Galleria dell’Accademia (Arch. Guido Canali)
Ore 11,00 Partenza per Viareggio
Ore 15,00 Visita al Cantiere Sanlorenzo di Viareggio
Ore 17,30 Partenza per Siena
Ore 20,00 Check in Hotel
Ore 21,00 Cena e serata libera
GIOVEDI’ 2 APRILE
Ore 9,00 Visita al Museo di Santa Maria della Scala (Arch. Guido Canali).
Ore 10,30 Partenza per Roma
Ore 13,00 Check In Hotel
Ore 15,00 Visita alle aree di progetto
Ore 17,00 Visita al Teatro di Marcello, Portico d'Ottavia, Isola Tiberina, Pantheon.
Ore 20,00 Cena e serata libera
VENERDI’ 3 APRILE
Ore 9,00 Partenza per Villa Adriana
Ore 10,30 Visita di Villa Adriana
Ore 13,00 Pranzo presso Agriturismo La Rosolina
Ore 15,00 Partenza per Roma
Ore 16,30 Visita al Museo dell’Ara Pacis (Arch. Richard Mayer)
Ore 17,30 Visita libera della città.
SABATO 4 APRILE
Ore 14,00 Partenza per Caprarola
Ore 11,00 Visita a Palazzo Farnese /Arch. Vignola, Sangallo il Giovane, Baldassarre Peruzzi)
Ore 13,00 Pranzo
Ore 15,00 Partenza per Firenze
Ore 17,00 Check in Hotel
Ore 18,30 Visita libera della città e cena.
DOMENICA 5 APRILE
Ore 9,30 Performance di disegno dal vero alla Loggia dei Lanzi
Ore 11,00 Visita al Museo Gucci (Facoltativa)
Ore 12,00 Visita al Museo dell'Opera del Duomo
Ore 13,00 Pranzo
Ore 17,00 Partenza per Milano
Ore 22,00 Arrivo previsto a Milano
Inoltre, verranno organizzate ulteriori visite al Vittoriale degli Italiani, la casa museo di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera e presso note aziende di design del prodotto d'arredo (Cassina a Meda, Riva 1920 a Cantù, ecc.)
BIBLIOGRAFIA
Sulla Villa e sulla casa museo
Pier Federico Caliari, Tractatus Logico Sintattico. La forma trasparente di Villa Adriana, Edizioni Quasar, Roma, 2012.
Frank Lloyd Wright, Taylor Woolley (disegni), “Ausgeführte Bauten und Entwürfe von Frank Lloyd Wright”, Ernst Wasmuth Editore, Berlino, 1911. Oggi edito da Jaca Book, con prefazione di Vincent Scully, 1986
Andreoli A. (a cura di) Il Vittoriale degli Italiani. Skirà, Milano, 2004.
Tim Knox, Sir John Soane's Museum, London. Merrell, 2009.
Sulla progettazione nautica
Massimo Musio-Sale, Yacht design. Dal concept alla rappresentazione. Tecniche Nuove, Milano, 2009
Barche, Mensile Internazionale della Nautica, Dicembre 2011. “Una questione di forma”, Intervista a Pier Federico Caliari.
Pier Federico Caliari e Massimo Musio Sale (a cura di) Il Mediterranean Style. 1959_1979, International Sea Press, Milano, 2013
MODULO DI FISICA TECNICA AMBIENTALE - PROF.SSA ANGELA PANZA
CONTENUTI E OBIETTIVI
La lotta ai cambiamenti climatici di origine antropica ha condotto alla definizione di alleanze e accordi di portata internazionale di grande attualità (Protocollo di Kyoto, Pacchetto clima-energia, Roadmap 2050, COP di Parigi, …). Durante il laboratorio verrà illustrato l’articolato percorso che è stato compiuto dalla prima definizione di sostenibilità, per poi analizzare le sue più attuali declinazioni nell’ambito del costruito sotto forma di protocolli e certificazioni d’eccellenza.
Le lezioni e le esercitazioni, a cura del docente e di professionisti esterni, affronteranno pertanto le seguenti tematiche:
- La sostenibilità ambientale: protocolli e certificazioni di eccellenza per la valorizzazione del manufatto;
- La valutazione dell’impatto ambientale dalla culla alla tomba, focus sul comfort interno e sulla scelta di materiali innovativi e sostenibili;
- Il bilancio energetico: imparare ad individuare le risorse in gioco per il risparmio consapevole dalla fase di costruzione alla messa in esercizio.
L’obiettivo formativo è quello di acquisire gli strumenti utili alla verifica della sostenibilità energetica, mediante appositi software di calcolo, e quella ambientale, attraverso l’applicazione di protocolli basati sull’approccio LCA. In un panorama in continua evoluzione nella direzione della sostenibilità diventa indispensabile acquisire concetti di base e strumenti per la verifica di un progetto a basso impatto ambientale.
BIBLIOGRAFIA
Giuliano Dall'O', Gli impianti nell'Architettura, Voll. 1-2-3, Editore: UTET, Torino, Anno edizione: 2003
Yunus A. Cengel, Termodinamica e trasmissione del calore, Editore: McGraw-Hill Education, Anno edizione: 2013
Monica Lavagna, Life Cycle Assessment in edilizia, Editore: Hoepli, Anno edizione: 2008
- VV., GBC HISTORIC BUILDING Sistema di verifica - Per il restauro e la riqualificazione degli edifici storici, Anno edizione: 2017
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