logo-polimi
Loading...
Risorse bibliografiche
Risorsa bibliografica obbligatoria
Risorsa bibliografica facoltativa
Scheda Riassuntiva
Anno Accademico 2019/2020
Scuola Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
Insegnamento 051549 - LABORATORIO DI RESTAURO
Docente Achille Cristiana , Lombardini Nora
Cfu 10.00 Tipo insegnamento Laboratorio

Corso di Studi Codice Piano di Studio preventivamente approvato Da (compreso) A (escluso) Nome Sezione Insegnamento
Arc - Urb - Cost (Mag.)(ord. 270) - MI (1195) ARCHITETTURA - AMBIENTE COSTRUITO - INTERNI - ARCHITECTURE - BUILT ENVIRONMENT - INTERIORSAC1AZZZZD051549 - LABORATORIO DI RESTAURO
AC2AZZZZD051549 - LABORATORIO DI RESTAURO

Obiettivi dell'insegnamento

L'insegnamento ha la finalità di far comprendere e conoscere le fasi necessarie alla predisposizione del progetto di conservazione dell'edilizia esistente, i principi e le buone pratiche più generali, irrinunciabili nell'intervento sul costruito storico, ed essenziali nella formazione dei laureati in architettura. Oltre alla stesura di mappe tematiche inerenti alle tecniche costruttive storiche, le forme di degrado o di dissesto, manifeste o latenti, con lo studio delle cause - per le quali è necessario lo svolgimento del rilievo - si analizzano tecniche utili alla lettura diacronica degli edifici, trasferendo la consapevolezza del ruolo dell'indagine storica entro il processo di conservazione. A seguito della fase di analisi, indispensabile per operare scelte consapevoli e coerenti, lo studente sviluppa il progetto di conservazione della fabbrica analizzando - tra gli altri - i requisiti di efficacia, compatibilità, durabilità e reversibilità, e imposta il progetto per un eventuale nuovo uso compatibile, considerando i necessari adeguamenti alle mutate esigenze. Viene inoltre posta attenzione alla redazione dei documenti tecnici che accompagnano il progetto, al quadro legislativo entro il quale esso viene costruito e al nesso tra aspetti teorici e attività pratica. Il laboratorio ha infatti lo scopo di rendere lo studente consapevole delle caratteristiche e delle problematiche che l'intervento sul costruito presenta, in rapporto al suo significato di testimonianza storica e culturale e, nel contempo, di risorsa per l'uso contemporaneo. Pertanto esso prevede, accanto a lezioni ex cathedra, esercitazioni su casi concreti proposti dalla docenza, in modo da "imparare facendo", con il fine di implementare capacità critiche e strumenti operativi che stimolino il processo di cura verso l'esistente.

 


Risultati di apprendimento attesi

Secondo i Descrittori di Dublino (DdD), il superamento dell’esame attesta l'acquisizione dei seguenti risultati:

DdD 2, capacità di applicare conoscenza e comprensione:

- capacità di analisi dei caratteri costruttivi e materici dell'edificato storico, per riconoscerne le tecniche costruttive, gli elementi strutturali e le rispettive funzioni, i materiali e le loro caratteristiche fisiche e meccaniche, l'eventuale stato di degrado strutturale, i comportamenti in sede climatica e microclimatica;

- capacità di elaborare progetti per la conservazione, il restauro, il recupero e il riuso di manufatti architettonici, e capacità di gestire le trasformazioni nel tempo.

 

DdD 3, (autonomia di giudizio), 4 (abilità comunicative) e 5 (capacità di apprendimento):

- capacità di operare e comunicare in autonomia le scelte progettuali effettuate (DdD 3, 4 e 5)

 

 


Argomenti trattati

File PDF con la presentazione del Laboratorio:
https://drive.google.com/open?id=1w2fZ8jbUpbzsyxC4NE8FC5QhDQczd1LB

Il LABORATORIO DI RESTAURO, è formato dal CORSO DI RESTAURO integrato con il Corso di  TECNICHE AVANZATE DI RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE, si propone di offrire agli studenti il metodo e gli strumenti utili per intervenire nell’ambiente costruito e governato dall’uomo (si fa, quindi, riferimento al patrimonio che viene definito bene culturale, accezione che nel secondo dopo-guerra ha sostituito le locuzioni “monumento” e “cose di interesse storico e artistico”). Così come era nei propositi delle leggi post-unitarie, l’interesse della disciplina del Restauro è diretta alla tutela e alla conservazione del patrimonio naturale e del paesaggio, compreso quello agrario.

Il Restauro non è una disciplina elitaria e deve confrontarsi con le complesse esigenze che il settore dell’edilizia presenta, focalizzato, certamente più oggi che in passato, sulla “sostenibilità” dell’intervento e sull’”ottimizzazione” nello sfruttamento delle risorse, sociali, economiche, energetiche e rispetto dei diritti di ciascuno al godimento e alla fruibilità dei luoghi, costruiti o naturali che siano.

L’utilizzo critico e consapevole dei termini “sostenibilita’” e “ottimizzazione” nell’ambito dell’ambiente antropizzato, perché costruito e/o utilizzato dall’uomo, significa che il costruito sia considerato come patrimonio da salvaguardare, proprio perché bene pubblico.

I metodi e le tecniche del restauro, oggi, non possono essere riservate solo ai “monumenti”, al patrimonio storico e artistico, ma devono garantire una corretta gestione dell’ambiente che abbiamo definito antropizzato, garantendo quella giusta conoscenza che faciliti tutti gli interventi, anche quelli antisismici.

Il bene pubblico e quello privato richiedono una specifica attenzione che si rivela attraverso l’adeguata e necessaria conoscenza dello stato di fatto e dei modi e delle tecniche di intervento, dalla scala edilizia a quella territoriale, passando attraverso i piccoli centri abitati, le periferie storicizzate e i centri storici.

L’uso del patrimonio è garantito da interventi sostenibili e ottimizzatori delle risorse in gioco, al fine della conservazione e della “valorizzazione” del bene stesso, dove il termine “valorizzazione” sottintende una politica di fruizione più adeguata per il bene posto in uno specifico contesto socio-economico.

Il Restauro, il cui fine è la Conservazione, si attua attraverso un progetto che partendo dall’analisi, appunto, storica, materica, strutturale e del degrado, avvalendosi di un attento e critico rilievo dello stato di fatto e di un corretto apparato diagnostico, arriva al progetto di conservazione dello stato di fatto e ai piani e progetto di fruibilità e utilizzo.

Il Laboratorio, formato dai Corsi di Restauro e Tecniche Avanzate di Rilievo e Rappresentazione, si articola in una parte teorica e una progettuale.

La parte progettuale è effettuata su un tema proposto dai docenti del Laboratorio e si sviluppa nella fase di conoscenza articolata nel rilievo, nell’analisi storica, tecnico costruttiva, materiale e del degrado e nella fase di progetto, che si esprime nell’intervento conservativo sul materiale e sulle strutture, nel progetto di utilizzo e fruibilità a partire da un piano di fattibilità in relazione alle risorse di cui si è detto.

Il modulo di TECNICHE AVANZATE DI RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE integra le attività di Laboratorio fornendo agli studenti gli strumenti teorici e pratici per quanto attiene la fase di rilievo e documentazione del caso studio.

Gli studenti conseguiranno un livello di conoscenza dei metodi generali del rilevamento topografico –in particolare laser scanner- sufficiente a garantire la successiva fase di progettazione degli interventi richiesti dalle necessità di conservazione delle architetture.

L’integrazione prevede un ciclo di lezioni, un’esercitazione sul campo (rilievo strumentale in situ) e un cospicuo numero di ore dedicate all’attività di laboratorio durante le quali verranno elaborati i dati di rilievo acquisiti e verranno prodotti gli elaborati necessari alle scale fissate (piante, sezioni, profili, modelli mesh, modelli BIM).

Materiale bibliografico e riferimenti specifici verranno forniti durante il corso.


Prerequisiti

Nessun prerequisito.


Modalità di valutazione

L’esame consiste in una prova orale di esposizione degli elaborati progettuali, unitamente a domande sui contenuti del ciclo di lezioni e sulla bibliografia indicata. La valutazione verrà effettuata tenendo conto della qualità del progetto elaborato e della capacità dello studente di presentarlo con riferimento agli argomenti ed ai temi trattati nel laboratorio. 

Il voto finale di esame sarà determinato dall’esito dell’esame e dalla valutazione complessiva dell’operato dello studente nel laboratorio. La votazione conseguita nelle prove intermedie costituirà contributo integrativo alla valutazione finale.

E’ richiesta la presenza e la puntuale partecipazione al Laboratorio.


Bibliografia
Risorsa bibliografica obbligatoriaGiovanni Carbonara, Avvicinamento al restauro : teoria, storia, monumenti, Editore: Napoli, Liguori, Anno edizione: 1997, ISBN: 8820723123
Risorsa bibliografica obbligatoriaNora Lombardini, Federica Cavalleri, Cristiana Achille, Conoscere per conservare il costruito : storia rilievo e rappresentazione, Editore: Santarcangelo di Romagna : Maggioli, Anno edizione: 2010, ISBN: 9788838744394
Risorsa bibliografica obbligatoriaa cura di Stella Casiello, Verso una storia del restauro : dall'et classica al primo Ottocento, Editore: Editore: Firenze: Alinea, Anno edizione: 2008, ISBN: 978-88-6055-276-1

Software utilizzato
Nessun software richiesto

Forme didattiche
Tipo Forma Didattica Ore di attività svolte in aula
(hh:mm)
Ore di studio autonome
(hh:mm)
Lezione
36:00
39:00
Esercitazione
24:00
26:00
Laboratorio Informatico
0:00
0:00
Laboratorio Sperimentale
0:00
0:00
Laboratorio Di Progetto
60:00
65:00
Totale 120:00 130:00

Informazioni in lingua inglese a supporto dell'internazionalizzazione
Insegnamento erogato in lingua Italiano
Disponibilità di materiale didattico/slides in lingua inglese
Disponibilità di libri di testo/bibliografia in lingua inglese
Possibilità di sostenere l'esame in lingua inglese
Disponibilità di supporto didattico in lingua inglese

Note Docente
schedaincarico v. 1.8.3 / 1.8.3
Area Servizi ICT
28/09/2023