Obiettivi formativi Il Laboratorio si pone l’obiettivo di offrire allo studente una formazione critica, capace di una visione strutturale, globale, della realtà, in alternativa ad una conoscenza specialistica, frammentata, formalistica. L'intenzione è quella di arricchire l'offerta didattica che si presenta agli studenti della nuova facoltà di architettura nella dialettica fra le diverse posizioni culturali. A tale scopo si ritiene che l’insegnamento si debba fondare su due punti di vista disciplinari, pur distinti, per meglio comprenderne la discriminante operativa: Progettazione architettonica e Progettazione urbanistica. Si è deciso pertanto di strutturare il Laboratorio in compartecipazione tra docenti che condividano l'angolazione culturale e metodologica su quegli apporti disciplinari ritenuti fondamentali per la progettazione. Il loro impegno, dalle proprie prospettive di conoscenza, verrà definito “in corso d’opera”, sui problemi che le ricerche didattiche degli studenti faranno emergere. Si ritiene che grazie a questa soluzione organizzativa la didattica potrà essere svolta muovendo da un approccio conoscitivo problematico e operativo, con “esperienze di ricerca sul campo” e, pertanto, garantire agli studenti i primi elementi essenziali del tipo di formazione offerta. Si propone, così, un’attività progettuale che sia sempre riferita ad un quadro di struttura criticamente assunto, in funzione di una politica degli interventi in grado di incidere sulla natura dello sviluppo delle forze produttive e sulla loro organizzazione nel territorio, nella ricerca di una nuova cultura-civiltà. In tale modo anche la figurazione dell'architettura, nella terza e conclusiva prova progettuale compiuta, potrà esprimersi nella massima consapevolezza: potrà caratterizzarsi su ragioni conoscitive e contestuali in virtù di una capacità di interpretazione critica dei bisogni della società, evitando qualsiasi suggestione formalistica; potrà meglio fondarsi, approfondendo quell’esercizio di “pedagogia formale” dato dalle sperimentazioni spaziali sugli organismi tipologici, dalle ricerche figurative ed espressive e dalle concezioni tecniche costruttive e strutturali; sarà in grado di stagliarsi sull’identità della città europea e sul corpo storico e tipologico del patrimonio disciplinare, sottraendosi a una nozione del progetto equiparato al design dell’oggetto d’uso o all’inseguimento della voga troppo spesso pretesa nel mercato globale dell’immagine postmodernista.
Contenuti dell’insegnamento Contenuto dell’insegnamento sarà lo studio delle attività umane, collocato criticamente entro un nuovo modo di sviluppo, alternativo a quello della globalizzazione, ovvero degli oligopoli generalizzati, polarizzati e finanziarizzati (Cfr. S. Amin, La Crisi, Punto Rosso, Milano, 2012). Il progetto di architettura viene proposto in quanto progetto di attività, e non in quanto mera espressione di un buon disegno e/o di dati standard quantitativi o di una velleitaria cultura ambientalistica. E tanto meno in quanto strumento del neoliberismo oggi dominante, funzionale alle esigenze del mercato, a garanzia di una flessibilità operativa che il tempestivo soddisfacimento degli interessi particolari volta a volta pretenderebbe. Le relazioni produttive e sociali sono poste al centro di ogni studio che le ricerche-didattiche conducano. Pertanto si ritiene essere decisivo l’interesse attivo dello studente nell’indagare approfonditamente il contesto di radicamento prima di applicarvi il progetto, che potrà interessare differenti tipologie, anche funzionalmente integrate tra loro, per le attività di vita associata.
Struttura didattica Il laboratorio si propone sperimentalmente per una esperienza progettuale preferibilmente distribuita sull'intero anno accademico, attraverso la preferenza della continuità con il relativo e opzionabile Laboratorio di sintesi finale del secondo semestre, al quale lo studente è invitato a corrispondere. L'esperienza progettuale sarà svolta sviluppando e approfondendo le problematiche implicate con conoscenze acquisite “sul campo”. L’atteggiamento critico dello studente sarà sollecitato maieuticamente, mediante discussioni e revisioni personali e collettive sugli elaborati di progetto che dovranno comunque corrispondere alla scelta conveniente del disegno o al mezzo espressivo appropriato. Centrali per il Laboratorio sono i due insegnamenti impartiti in forma infradisciplinare: Composizione architettonica corrisposto dai professori Riccardo Canella, Vittorio Garatti e Marco Cristiano Valsecchi e Progettazione urbanistica ed Economia corrisposto dal professor Marco Canesi e dalla professoressa Micaela Bordin. Il Laboratorio si potrà avvalere del contributo ex-chatedra di personalità che condividano l'angolazione culturale e metodologica, per assicurare un contribuito su quegli apporti disciplinari ritenuti fondamentali per la progettazione. Il laboratorio si avvale, inoltre, del contributo degli architetti Vincenzo Donadio, Alberto Fraterrigo Garofalo, Chiara Mezzetti, Emanuela Monti e degli architetti junior Alessandro Piacentini e Camilla Pietrasanta.
Bibliografia Sulla tradizione di studi cui il Laboratorio si riferisce si vedano in particolare: - R. Canella, Sul rapporto tra luogo, tema e forma in architettura. Alcune note per un breviario generazionale di composizione, Clup, Milano 2004, ora Maggioli, Santarcangelo di Romagna 2010. - G. Canella, Un ruolo per l’architettura, Clup, Milano 1969, ora (a cura di L. Monica) Clean, Napoli 2011. - G. Canella, Architetti italiani nel Novecento, Christian Marinotti, Milano 2010. - G. Canella, A proposito della Scuola di Milano, Hoepli, Milano 2010. - E. Bordogna, Guido Canella. Opere e progetti, Electa, Milano 2001. - M. Canesi, L'altra urbanistica. Il conflitto a Monza: fatti e progetti, Guerini, Milano 2006. - M. Canesi, Questione epistemologica e potere accademico: opposte visioni dell'economia e implicazioni urbanistiche, Edizioni Punto Rosso, Milano 2008. - M. Canesi, Città Lombardia. Per un nuovo modo di sviluppo, Maggioli, Santarcangelo di Romagna 2009. - Le serie delle riviste dirette da G. Canella “Hinterland” (1977-1985) e “Zodiac” (1989-2001). - La rivista “Arquitectura Cuba”, n. 380 (2008) (numero monografico dedicato all’opera di Vittorio Garatti).
Bibliografia essenziale - R. Canella, Architettura e Città 1 - Componimenti giudiziosi. Breviario generazionale di composizione architettonica, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, Milano 2016. - R. Canella, Architettura e Città 2 - Ascolto il tuo cuore città. Ambiguità endemiche, politiche e morfologiche, dell'architettura in Italia, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, Milano 2016. - R. Canella, D. Guido, Architettura e Città 3 - Punto ed a capo per l'architettura. Il caso ENA 1959 - 2009. Scuole Nazionali d'Arte a L'Avana. Critica operativa, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, Milano 2017. - R. Canella, D. Guido (a cura di), Architettura e Città 4 - Città e Rivoluzione. Il caso ENA 1959 - 2009. Scuole Nazionali d'Arte a L'Avana. Antologia, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, Milano 2017. - R. Canella, D. Guido, M. Valsecchi, Architettura e Città 5 - La città delle colonne. L'Altra America: il caso Cuba, perno del "Mediterraneo" creolo 2000 - 2014. Progetto di attività, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, Milano 2017. - R. Canella, Architettura e Città 6 - Miscellanea minore di critica d'architettura. Scritti corsari di composizione, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, Milano 2017. - M. Canesi, La Valtellina. Economia montana, sviluppo alternativo, nuovo soggetto sociale, Franco Angeli, Milano 2017. - M. Canesi, Egemonismo del capitale e autodeterminazione dei popoli. Una proposta per il Centro America e i Caraibi, Franco Angeli, Milano, 2014.
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