Il laboratorio "Architecture on H2O" si avvale dei contributi della Tecnologia dell'architettura (Oscar Eugenio Bellini, 8 CFU), della Progettazione di Sistemi e Elementi Costruttivi (Giovanni Cucini, 4 CFU) e della Fisica tecnica ambientale (cultori della materia) e si prefigge di implementare nello studente la capacità di governare, in relazione alla specificità di uno dato contesto geografico-ambientale (Lago d’Iseo), il sistema delle relazioni che lega il progetto d'architettura agli aspetti tipologici, funzionali, tecnologici, ambientali e paesaggistici, secondo un processo unitario a elevata complessità processuale.
Per perseguire questo obiettivo si richiede allo studente di progettare un organismo edilizio a carattere temporaneo, di piccole dimensioni e a ridotta complessità, caratterizzato da una serie di vincoli morfologici, tecnologici e tipologici: un padiglione galleggiante per vacanze o soggiorni temporanei destinato a quattro utenti (genitori con figli, coppie di amici, studenti ecc.), con annesso uno spazio “altro” (angolo hobby, atelier di pittura, pensatoio, sala di registrazione musicale ecc.). Il manufatto dovrà essere progettato su un’apposita piattaforma galleggiante in polistirene espanso (EPS), un brevetto olandese che permette di realizzare architetture galleggianti (© Flexbase).
L'approccio laboratoriale si fonda su una stringente e assidua azione didattico-formativa, che porta gli studenti a prendere coscienza della complessità dell'azione progettuale in termini ideativi, processuali e gestionali. L'obiettivo è far maturare in loro la massima consapevolezza sugli aspetti processuali e costruttivi: scelta della struttura portante (in legno), selezione di materiali leggeri, performanti e ecocompatibili, impiego di tecniche di assemblaggio a secco, modalità di organizzazione del cantiere, impiego di tecniche industrializzate ecc.
Il laboratorio introduce inoltre la necessità di governare nel progetto di architettura la pluralità e molteplicità delle variabili e dei paradigmi che devono convergere nella realizzazione di un artefatto: sostenibilità, durabilità, manutenibilità, innovazione, flessibilità, temporaneità, life cycle assessment, near zero energy building ecc. sulla base di un approccio integrato e sistemico, che presuppone il contestuale controllo degli aspetti:
1. formali: definizione del dato compositivo ed estetico-figurativo (equilibrio, contrasto, contrapposizione, apertura, chiusura ecc.);
2. paesaggistici: verifica delle compatibilità ambientali (atmosfera, genius loci, assonanza/dissonanza ecc.)
3. ambientali: verifica dei fattori funzionali (attrezzabilità, funzionalità, benessere ambientale, confort ecc.);
4. tecnologici: controllo degli aspetti costruttivi e tecnici (attacco a terra, struttura portante, chiusure perimetrali, partizioni interne, impianti tecnologici ecc.).
5. normativi: rispetto dei dispositivi prescrittivi (regolamenti edilizi, urbanistici, d'igiene ecc.).
Per perseguire questi obiettivi, ci si avvale di un percorso graduale e progressivo, che presuppone una serie di azioni analitiche di natura teorica e applicativa, che fanno uso degli strumenti teorici e metodologici più adatti per definire gli aspetti esecutivi dell'architettura, così da perimetrare e controllare la venustas, l'utilitas, la firmitas e gli apparatus del progetto di architettura.
Il percorso didattico si attua in forma laboratoriale con gruppi di lavoro di max 3 componenti e richiede la predisposizione di una sequenza ragionata e progressiva di elaborati grafici redatti alle varie scale di rappresentazione: 1:100, 1:50, 1:20 e 1:5, a cui si aggiungono alcuni documenti tecnica (book dei riferimenti tecnologici, schede tecniche dei prodotti impiegati ecc.). L'attività in aula consente allo studente di redigere la documentazione necessaria alla visualizzazione e anticipazione delle diverse interrelazioni progettuali sottese alla natura specifica del manufatto, fino a giungere all'approfondimento di alcuni nodi significativi o di dettaglio del progetto.
Si prevedono le seguenti azioni:
_studio e analisi di case study attinenti al tema trattato e considerati paradigmatici in termini morfo tecno tipologici;
_progettazione, all'interno di un sistema articolato di vincoli (dimensionali, normativi, esigenziali, prestazionali, ambientali ecc.), di un nuovo organismo edilizio;
_verifica e predimensionamento del sistema portante, individuando - ove richiesto - possibili alternative costruttive;
_controllo delle conflittualità tra sistema strutturale e scelte impiantistiche (asole tecniche, pluviali, canne fumarie ecc.);
_selezione e raccolta di prodotti e sistemi disponibili sul mercato, coerenti con la natura estetico/figurativa e tecnologica del manufatto con attenzione agli aspetti di benessere, sicurezza, durabilità, manutenibilità, sostenibilità ecc.
_progettazione di alcuni dettagli costruttivi indicati dalla docenza, con simultaneo controllo degli aspetti figurativi, tecnologici e manutentivi.
Le attività del laboratorio si suddividono in:
_lezioni e seminari tecnici e/o teorici a cura della docenza (anche con l'eventuale supporto di relatori esterni italiani e/o stranieri);
_attività di tutoraggio e revisione, in aula, degli elaborati progettuali;
_seminari e/o workshop alle differenti scale di rappresentazione del progetto per verificare lo stato d'avanzamento del progetto.
Il laboratorio si potrà avvalere del contributo straordinario di un local architect e di un local engineering dello studio olandese Water Studio, specializzato nella progettazione di architetture galleggianti. Le fasi di verifica e controllo dei contenuti progettuali potrà essere coadiuvata e supportata da alcuni membri dello studio ARUP Italia di Milano.
|