Programma
Il laboratorio propone un primo approccio al progetto di architettura, ai suoi fondamenti, alle sue tecniche, ai suoi strumenti. Il tema scelto, il padiglione espositivo (con annesso piccolo edificio residenziale) nella città di Londra nei pressi della Serpentine Gallery, apre a una riflessione iniziale sulle forme attraverso cui l’uomo abita lo spazio, promuovendone la conoscenza.
Attraverso una sequenza di esercizi, analisi, rilievi, disegni volti a “conoscere e imparare facendo”, verranno introdotti i procedimenti e le categorie essenziali del progetto, nel suo rapporto con il luogo, e gli elementi primari della composizione architettonica. In tal senso saranno orientate le lezioni e le esemplificazioni proposte dai moduli integrativi.
Il laboratorio si articola in due fasi finalizzate alla messa a punto del progetto.
La prima fase (primo semestre) prevede una sequenza di esercizi propedeutici sugli elementi della composizione. Le esercitazioni sono volte in particolar modo a comprendere e a sviluppare un primo approccio al disegno come strumento del progetto.
1- Comporre un volume semplice. L’esercizio è volto a una prima conoscenza e sperimentazione degli elementi dell’architettura.
2- Lettura, scomposizione, ri-costruzione di progetti esemplari: il padiglione espositivo .
L’esercizio è volto allo studio approfondito di alcune significative opere dei Maestri dell’architettura moderna. L’analisi verrà affrontata tramite schizzi, schemi, il ri-disegno delle piante, delle sezioni, dei prospetti e la costruzione di modelli.
3- Milano e altre città: trame urbane e architetture esemplari, un percorso descrittivo. Verranno introdotte le tecniche di descrizione morfologica e tipologica attraverso letture di brani di tessuto e di architetture esemplari, riassunte in elaborati grafici e schede descrittive.
Le esercitazioni potranno essere sviluppate individualmente o in piccoli gruppi composti al massimo da tre studenti, secondo l’indicazione dei docenti.
Seconda fase (secondo semestre):
1. Esercitazione acontestuale di alcuni principi insediativi, che permettano di comprendere e sperimentare alcune regole della prossimità tra gli elementi dell’architettura,superfici, volumi, ecc... Questo esercizio tenta di sviluppare la capacità organizzare lo spazio non solo con o nel singolo edificio/volume, ma di progettare figure dello spazio aperto, che sono coinvolte dalla presenza architettonica, dalla sua articolazione nello spazio e nel rapporto con altre preesistenze.
Ciò vuol dire non concentrarsi unicamente sulle caratteristiche formali della sola figura architettonica dello spazio vuoto o del costruito, ma farle diventare entrambi figure ricorsive, in cui il costruito definisca il vuoto e viceversa, in una strategia compositiva che è stata definita del “bricoleur” (P.Viganò), in cui il materiale urbano elementare sia connesso attraverso forme di assemblaggio. Questo approccio deriva dalla necessità di considerare l’architettura non solo come oggetto in sé, ma nella relazione di accostamento con il tessuto esistente e il territorio più ampio. Ciò vuol dire considerare la relazione tra il vuoto e il pieno, tra la figura e lo sfondo come uno degli obbiettivi principali della composizione architettonica e urbana
2. Esercitazione diagrammatica/astratta sulla composizione della casa minima. Attraverso l’uso di semplici regole sintattiche compositive si rifletterà sulle diverse modalità di comporre un alloggio minimo, che andrà poi collocato e contestualizzato nella fase 3 del progetto.
3. Progetto di un padiglione espositivo, con annessa una piccola residenza del guardiano.
Il sito: l’ambito di progetto sarà a Londra, all’interno del Kensington Garden, nell’area adiacente alla Serpentine Gallery. Come ogni anno dopo una lunga selezione per fama e curricula , il comitato scientifico della Serpentine seleziona un architetto o uno studio di architettura per sviluppare un progetto di un padiglione (in questo caso temporaneo). Allo stesso modo il laboratorio si pone l’obbiettivo di progettare un padiglione permanente, con annesso piccolo edificio residenziale per il guardiano. Se il contesto prescelto all’interno del parco, può risultare meno vincolato negli allineamenti urbani, leggibili solo ai bordi del parco, la presenza dell’edificio della Serpentine permetterà di riflettere non solo nei principi sintattici di composizione di più oggetti architettonici progettati exnovo, ma anche di considerare la preesistenza e il paesaggio “naturale” del parco.
La necessità di unire al padiglione espositivo ì una piccola abitazione è orientata a offrire un approfondimento sul
tema dell’abitare , come pratica fondativa dell’architettura. Se pur come tema secondario questo verrà affrontato nei suoi contenuti essenziali, in ordine alla definizione del rapporto con il luogo, del tipo e dei caratteri distributivi, della coerenza costruttiva.
L’obiettivo è introdurre alla logica del procedimento progettuale attraverso la progressiva messa a punto della forma architettonica, definendone gli elementi costitutivi e la coerenza compositiva.
Il laboratorio propone una sequenza logica di approccio al tema progettuale:
1. Descrivere e interpretare i luoghi: il progetto come modificazione del contesto, fissare la logica dispositiva dell’intervento per rapporto al lotto e al contesto più esteso.
2. Fissare le determinazioni progettuali dell’intervento: morfologia, caratteri tipici, contenuti costruttivi. Obiettivo sarà l'acquisizione di un primo approccio alla forma architettonica che ne consideri i connotati spaziali in rapporto al luogo - attraverso la definizione dell'orientamento, della misura, dei percorsi, delle sequenze spaziali - all’uso e alla coerenza delle tecniche costruttive adottate.
3. Definire la forma architettonica: volume e spazio. Gli strumenti: il piano orizzontale (pianta) e il piano verticale (sezione e prospetto).
Si affronta la determinazione del rapporto spaziale tra interno ed esterno; dei rapporti scalari e metrici in rapporto alla figura umana (gerarchia, misura e modulo); del rapporto con il suolo (basamento, scavo) e con il cielo (coronamento); dei contenuti tettonici del manufatto architettonico (rapporto tra basamento, ossatura, involucro) e materici; dello studio della luce nelle sue molteplici articolazioni: in rapporto alla materia , al volume, al nesso tra interno ed esterno.
Elaborati di progetto: il progetto verrà elaborato alle scale adeguate (1:500; 1:100; 1:50; 1:20) e saranno approfondite le tecniche della sua rappresentazione (schizzi di studio, disegno a matita e a penna, elaborazione di modelli). Si ritiene essenziale l’elaborazione manuale del disegno di architettura che verrà utilizzata per l’intero sviluppo dell’attività di laboratorio. La rappresentazione finale potrà essere elaborata con gli strumenti del disegno digitale 2D, per questo verranno introdotte le modalità per un primo utilizzo semplice e coerente di tali tecniche.
Il progetto verrà sviluppato individualmente.
L’articolazione dei contenuti del modulo integrativo “Tecniche della rappresentazione” è pensata in stretta relazione con l’avanzamento didattico del laboratorio e si riferisce alle diverse scale dello spazio architettonico, declinando le applicazioni anticipate nelle attività esercitative del corso di Fondamenti della Rappresentazione.
Le tecniche della rappresentazione architettonica e, fra esse, il disegno d’architettura, sono intese come strumenti imprescindibili nel processo di conoscenza dello spazio dell’abitare e di formalizzazione del pensiero progettuale. La tecnica, lontana da essere strumento “neutro” di codificazione metrica e grafica, rivela potenzialità e limiti se intesa nella sua valenza “disvelativa” e nella sua potenzialità ermeneutica, capace di rendere interrogabile il luogo, il progetto, lo spazio dell’abitare. L’approccio didattico tenderà a muoversi fra due ipotesi: il bisogno e la ricerca di una rappresentazione “icastica”, in grado di strutturare immagini nitide (precise, memorabili, sintatticamente corrette) utili alla formalizzazione metrico - quantitativa del progetto e, d’altro canto , la spinta ad una figurazione che si interroghi sugli aspetti qualitativi insiti nel progetto architettonico.
Il modulo integrativo di Tecniche della Rappresentazione intende approfondire ed applicare le tecniche della geometria proiettiva utili alla rappresentazione del progetto di architettura ed in particolare dell’unità di abitazione. I fondamenti del metodo di Monge e delle proiezioni assonometriche vengono assunti come requisiti basilari anche per poter approfondire tematiche relative alla proiezioni prospettiche, alla teoria delle ombre e ai fondamenti proiettivi della fotografia. L’analisi delle architetture e dei luoghi, all’interno dei temi proposti dal Laboratorio, verrà condotta prevalentemente con il disegno a mano, sia a mano libera che con riga e squadra, per permettere allo studente di “vedere” e leggere l’architettura.
Sono previste esercitazioni al CAD 2d in fase di restituzione del progetto.
Attenzione particolare sarà data alla comunicazione del progetto attraverso il disegno di architettura. I tre settori didattici, teoria, tecnica e pratica, saranno sviluppati in stretta reciproca correlazione:
- Teoria. Strutture concettuali dello spazio e geometrie: euclidea, proiettiva, topologica. Dimensione, misura, scala. – Forma, tipo, schema. – Percezione, espressione e comunicazione.
- Tecnica. Strumenti, metodi e codici della rappresentazione – Costruzioni geometriche – applicazione all’architettura dei Fondamenti delle proiezioni prospettiche, assonometriche, ortogonali e della teoria delle ombre.
- Pratica. Applicazione alle esercitazioni di laboratorio con la finalità di sviluppare le necessarie capacità manuali e tecniche, di verificare le nozioni acquisite e di dar valore alla produzione grafica quale luogo specifico dell’interazione critica tra pratica del costruire e proposizioni teoriche.
Struttura didattica
Il laboratorio prevede lo sviluppo integrato delle esercitazioni applicative, seguito dai Docenti e da Tutors, e lo svolgimento di lezioni ex-cathedra sui fondamenti teorici del progetto di architettura e sulle metodologie e tecniche necessarie allo sviluppo delle esercitazioni progettuali.
Al termine di ciascuna delle due fasi si svolgerà un seminario di discussione e verifica in itinere dello stato di avanzamento del lavoro.
Sarà prevista una visita all’area a Londra, con data da stabilirsi, compatibilmente alle lezioni e alla sessione d’esame. Inoltre saranno previste visite in giornata a Milano o dintorni, in modo da stimolare gli studenti nella costruzione autonoma di un loro bagaglio culturale.
La bibliografia completa sarà indicata nella prima giornata di laboratorio.
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