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Risorsa bibliografica obbligatoria |
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Risorsa bibliografica facoltativa |
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Anno Accademico
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2016/2017
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Scuola
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Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni |
Insegnamento
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084266 - ESTETICA
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Docente |
Vallora Marco
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Cfu |
4.00
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Tipo insegnamento
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Monodisciplinare
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Corso di Studi |
Codice Piano di Studio preventivamente approvato |
Da (compreso) |
A (escluso) |
Nome Sezione |
Insegnamento |
Arc - Urb - Cost (Mag.)(ord. 270) - MI (1018) ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA | ACP | M | ZZZZ | | 084266 - ESTETICA | ASI | M | ZZZZ | | 084266 - ESTETICA |
Programma dettagliato e risultati di apprendimento attesi |
Leggo da “La strada bianca. Storia di una passione” di Edmund de Waal, celebre ceramista, autore del precedente e fortunatissimo “Un'eredità di avorio e di ambra” (la passione in questione è quella del bianco immacolato della porcellana, dalle mitiche origini cinesi a oggi): “Wittgenstein scrisse una risposta alla risposta di Goethe a Newton sull'argomento dei colori. Dovrei visitare la casa di Vienna che il filosofo progettò in prima persona, lentamente. Così lentamente che a un certo punto tutte le persone coivolte nel progetto rinunciavano e passavano ad altro. Era una casa impossibile da abitare, la casa di un filosofo che inizia ogni frase con una domanda. Perché le tapparelle dovrebbero venire giù?Perché le stanze dovrebbero essere di quest'altezza? L'unica cosa che Wittgenstein sembra non aver mai messo in discussione è il colore dell'edificio, dei muri interni, dei gradini e del telaio delle finestre. Il bianco era forse per lui una domanda?”. L'estetica, sopratutto oggi, lo abbiamo ripetuto in vari corsi, è una disciplina che non dà risposte, una disciplina alla ricerca della propria disciplina, del proprio senso, della propria funzione. Senza proporre ricette, soluzioni, risposte: solo indagini, sondaggi, il bianco come possibile. L'estetica che non può identificarsi con l'arte, e che non può più dopo l'azzerramento delle avanguardie e soprattutto del dadaismo, rifarsi alle categorie di comodo del Bello, del Valore condiviso, del l'armonico di stampo classico. Ma si può fare arte e soprattutto architettura con sole domande? Ed inoltre qual è il rapporto dell'architettura con l'arte di oggi, in grande periglio, alla ricerca di una bussola, ma proterva, diffusissima, apparentemente fiorente e miliardaria? Il corso tenta di capire perché l'arte figurativa, anche storicamente, a partire dalle avanguardie, entra in rapporto con il non-visibile, l'astratto, il concettuale, che dematerializza l'opera sino a cancellarla, a negarla e oltraggiarla. L'architettura, con il suo uso funzionale, può permettersi il lusso di emulare questo tema della scomparsa, dell'invisibilità, del paradossale assottigliamento virtuale? In gran parte oggi lo tenta, ma sono tentativi minoritari, provocatori. Mentre invece sembra mettere in scena il proprio collasso, il crollo: grattacieli che paiono cedere o squagliarsi, come i gelati obesi e molli di Oldenburg. Palazzi che ruotano e si aggrappano alla proprie stutture, in situazione critica, come strutturalmente venendo meno. Edifici che ballano, si mettono in discussione, oscillano, come per esorcizzare i terremoti. Che cosa ha da dire a proposito l'estetica su questo? E' finito il postmoderno ed è finito così? E che cos'è questo tentativo ultimo ed assai ingenuo della filosofia recente, e di conseguenza dell'estetica parassitaria, di opporre al pensiero debole un 'sano' realismo di ritorno, facile ed illusorio, che potrebbe pericolosamente lambire anche la filosofia del costruire? Nella bibliografia sono presenti molti testi che toccano questo tema del bianco che cancella (o che potenzia ulteriormente i possibili?), del vuoto, anche in architettura, dell'assenza come valore costruttivo. Del rapporto dell'arte con l'invisibile. Come sempre questo tema è un pretesto per ripercorrere le varie tappe dell'estetica, dall'antichità all'oggi, tentando un discorso terminologico ma anche diacronico.
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Note Sulla Modalità di valutazione |
Esame orale
Consiste in una parte di conoscenza della storia dell'arte e dell'estetica, almeno quella dal romanticismo alle avanguardie. E in una riflessione attraverso i saggi consigliati, sul tema dell'evoluzione dell'estetica e dell'opera d'arte, dal Romanticismo ad oggi.
Modalità di valutazione
Si richiede la conoscenza approfondita di un manuale di storia dell'estetica, da scegliere tra quelli indicati, e di alcuni testi che verranno consigliati durante l'anno, oppure tra quelli già in bibliografia esistente. Come sempre la bibliografia più dettagliata sarà proposta ragionevolmente durante il corso, tenendo in conto anche i libri in uscita.
Il candidato potrà scegliere tre libri della bibliografia liberamente, ma con un disegno logico, da concordare con il docente. Tendenzialmente tra questi libri è obbligatoria la presenza di uno tra i manuali consigliati in bibliografia.
Per chi sceglie filosofo sud-coreano Byung-Chul Han, vista l'esiguità dei libri, sono da considerare tutti e tre uniti, così nel caso di Baudrillard i due libri vanno portati entrambi.
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Vercellone, Bertinetto, Garelli, Storia dell'estetica moderna e contemporanea, Editore: Il mulino, Anno edizione: 2003, ISBN: 9788815090409
Pier Luigi Panza, Estetica dell'Architettura, Editore: Guerini e associati, Anno edizione: 2014, ISBN: 9788862505123
Panza Pierluigi, Estetica, tempo e progetto nell'et delle comunicazioni, Editore: Guerini e Associati, Anno edizione: 2002, ISBN: 9788883353154
Paul Klee, Teoria della forma e della figurazione - Vol. I, Editore: Mimesis, Anno edizione: 2009, ISBN: 9788884839305
Joseph Rykwert, La casa di Adamo in Paradiso, Editore: Adelphi, Anno edizione: 1991, ISBN: 9788845908422
Gaston Bachelard, La poetica dello spazio, Editore: Dedalo, Anno edizione: 2006, ISBN: 9788822002310
Pierre Zaoui, L'arte di scomparire, Editore: Il Saggiatore, Anno edizione: 2015, ISBN: 9788842820703
Georges Didi-Hubermann, La conoscenza accidentale. Apparizione e sparizione delle immagini, Editore: Bollati Boringhieri, Anno edizione: 2011, ISBN: 9788833921105
Walter Benjamin, Aura e Choc, Editore: Editore, Anno edizione: 2012, ISBN: 9788806208349
Paul Virilio, Estetica della sparizione, Editore: Liguori, Anno edizione: 1992, ISBN: 9788820720346
Jean Baudrillard., Simulacri e impostura, Bestie, Beaubourg, apparenze e altri oggetti., Editore: Pgreco, Anno edizione: 2008, ISBN: 9788895563022
Jean Baudrillard, La sparizione dell'arte, Editore: Abscondita, Anno edizione: 2015, ISBN: 9788884165299
Andrea Pinotti. Antonio Somaini, La cultura visuale. Immagini Sguardi Media Dispositivi., Editore: Einaudi, Anno edizione: 2016, ISBN: 9788806160999
Philipp Bull, L'invisibile, Editore: Einaudi, Anno edizione: 2015, ISBN: 9788806223038
Fernando Espuelas, Il vuoto. Riflessioni sullo spazio in architettura, Editore: Chistian Marinotti, Anno edizione: 2004, ISBN: 9788882730567
Elio Franzini, Introduzione all'estetica, Editore: Il Mulino, Anno edizione: 2012, ISBN: 9788815238825
Regis Debray, Vita e morte dell'immagine, Editore: Il Castoro, Anno edizione: 2010, ISBN: 9788880335238
Michael Baxandall, Forme dell'intenzione, Editore: Einaudi, Anno edizione: 2000, ISBN: 9788806126032
Byung-Chul Han, Eros in agonia, Editore: Nottetempo, Anno edizione: 2013, ISBN: 9788874524235
Byung-Chul Han, La societ della stanchezza, Editore: Nottetempo, Anno edizione: 2012, ISBN: 9788874523450
Byung-Chul Han, La societ della trasparenza, Editore: nottetempo, Anno edizione: 2014, ISBN: 9788874525058
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Nessun software richiesto |
Tipo Forma Didattica
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Ore didattiche |
lezione
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35.0
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esercitazione
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0.0
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laboratorio informatico
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0.0
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laboratorio sperimentale
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0.0
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progetto
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0.0
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laboratorio di progetto
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0.0
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Informazioni in lingua inglese a supporto dell'internazionalizzazione |
Insegnamento erogato in lingua

Italiano
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Come ogni anno, il corso si avvale del contributo di alcuni film da cui trarre tematiche attinenti agli argomenti trattati. In questo caso il breve film di Samuel Beckett con Buster Keaton protagonista senza volto (solo la nuca e un rapido flash sulla palpebra e pupilla) come metafora dell' "essere è essere percepito" di Berkeley. Analogie con corti di Keaton sulla decostruzione dell'architettura, di Bunuel, Cocteau, Man Ray e Melville. Inoltre Sacrificio e Solaris di Tarkowskij con apposita bibliografia. Più il recente, magnifico documentario di Ross sulla gestazione di 'Film' nei rapporti tra il regista Schneider, Beckett, Keaton e il produttore. Esempio lucidissimo di come si 'restaura' un edificio.
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