Il corso intende guidare gli studenti verso lo sviluppo di una capacità critica ed interpretativa dei processi e delle metodologie del design attraverso la lente del concetto di innovazione, analizzato sul piano teorico e dell’approccio culturale che sottende.
In particolare l’analisi del concetto di innovazione non è affrontata solo dal punto di vista storico-evolutivo (storia dell’innovazione, storia della tecnica) ma trasposta nella dimensione del contemporaneo, per far comprenderne le ricadute e implicazioni progettuali concrete e saper tradurre, sul piano dell’attualità e delle potenzialità pratico-operative, alcune costanti e variabili della complessità delle dinamiche dell’innovazione, allo scopo di orientare il progetto in ambiti emergenti.
Il corso si sviluppa in due moduli indipendenti ma complementari.
Il modulo “Teorie e storia dell’innovazione” (prof. E. Fiorani), affronta gli argomenti dal punto di vista storico-teorico-critico.
Il modulo “Culture del progetto per l’innovazione del sistema prodotto” (prof. E. Lupo) propone degli approfondimenti tematici di ambiti innovativi del progetto di prodotto analizzati metodologicamente e nei contenuti specifici come esempi paradigmatici di possibili traiettorie di innovazione.
Modalità d’esame
Ciascun modulo prevede una attività esercitativa (il primo modulo di verifica dei contenuti teorici, il secondo di taglio critico-progettuale), la cui valutazione contribuisce a determinare il voto finale. Per i non frequentati è possibile sostenere l’esame attraverso colloquio orale sulla bibliografia (contattare i docenti via mail per concordare le tematiche di studio).
PROGRAMMA DEI MODULI
1. Modulo “Teorie e storia dell’innovazione” (3 CFU)
E. Fiorani
Sono tanti i modi di essere dell’innovazione e i modi di intenderla e le definizioni che sono date in relazione ai diversi campi disciplinari e ai settori in cui opera: dalle concezioni generali della realtà alla produzione artistica e scientifica, dall’economia alla vita quotidiana. Consiste, infatti, nella capacità umana di cogliere i rapporti tra le cose o le idee in modo nuovo o nel formulare intuizioni non previste dagli schemi di pensiero abituali o consolidati. Ha segnalato nella cultura contemporanea l’importanza e il valore assunto dalle idee, dalla creatività e dal progetto in tutti i campi in un mondo globalizzato in continua mutazione, in società che si reggono sulla comunicazione. Segnala oggi il mutamento in atto nella ricerca di una nuova ecologia dell’artificiale, con approcci basati su nuovi criteri di qualità, che vanno dalla riduzione di materia e energia all’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, a prodotti altamente riciclabili, alle energie rinnovabili, a nuovi modelli di comunicazione, di vendita e di business, all’allargamento degli orizzonti verso altre colture. Cosicché si affiancano altri valori e scenari progettuali che mettono in primo piano la qualità della vita, il benessere, la poesia e la bellezza delle cose, le dimensioni comunitarie e sociali, la condivisione dell’esperienza con l’altro, tutti aspetti che indicano nuovi riferimenti di valore per prodotti nati dal rapporto oggetto-utilizzatore nel loro non essere cose ma pensiero.
Attenzione particolare verrà quindi data ai processi innovativi riconducibili al design, che hanno assunto un ruolo sempre più cruciale e determinante in tutti i settori della società. E si esploreranno i diversi valori assunti dall’innovazione nella progettazione dei materiali, in quella della forme, delle tipologie oggettuali, della percezione e interazione tra il soggetto e l’oggetto o l’interfaccia.
Nel corso verranno esaminati e ricostruiti i concetti di invenzione, innovazione, scoperta, l’importanza del “nuovo”, quale apporto specifico dell’idea di moderno e dei mutamenti di mentalità, e il ruolo della scienza e in particolare della tecnica, per prendere poi in esame i modi in cui artefatti e dispositivi tecnici vengono assunti nell’ambito sociale. Verranno pertanto fatti interagire diversi campi disciplinati (la sociologia della scienza e quella dell’esperienza, l’antropologia delle tecniche, l’etnometodologia, i Cultural Studies, il cognitivismo) con le loro specifiche metodologie. Si darà particolare attenzione alle ricerche socio-antropologiche che si richiamano ai Social Studies of Science and Technology sulle pratiche di innovazione e sugli oggetti tecnici e la loro significazione e alle ricerche sulle pratiche d’uso in cui gli oggetti tecnici sono coinvolti. Si vuole così, anche con l’utilizzo di tecniche etnografiche, far emergere il carattere sociale di scienza e tecnica nel loro farsi in processi produttivi. I diversi casi-studio spazieranno nell’esame di apparecchiature e interfacce d’adeguamento “automatico” tra uomini e cose, tra uomini e macchine, ai modi in cui i nuovi artefatti tecnologi mutano l’esperienza sociale, le forme della comunicazione e i modi di vita. Essi saranno anche utili per mettere appunto le metodologie di analisi e di inchiesta che vengono messe in campo. E il loro carattere contestuale e sempre situato. Si terrà anche conto che la rilevanza sociale di molte tecnologie innovative sta nel fatto che, per lo scarto che producono, inducono a una continua attività di adattamento e di riflessione sui precedenti comportamenti e a un loro nuovo rimodellamento della nostra mente come dei nostri sensi e delle forme di interazione con noi stessi e con il mondo.
Bibliografia modulo 1
Bijker, W.E., La bicicletta e altre innovazioni, McGraw-Hill, Milano 1998.
Celaschi, F., Deserti, A., Design e innovazione, Carrocci, Roma 2007.
Chiapponi, M., Cultura sociale del prodotto, Feltrinelli, Milano 1999.
Flichy, P., L’innovazione tecnologica, Feltrinelli, Milano 1996.
Ferraris, M., La fidanzata automatica, Bompiani, Milano 2007.
Fiorani, E., Il mondo degli oggetti, Lupetti, Milano 2001.
Gold, R., Le leggi della pienezza, Mondadori, milano 2008.
Hughes, T.P., Il mondo a misura d’uomo. Ripensare tecnologia e cultura, Codice, Genova 2006.
Maeda, J., Le leggi della semplicità, Mondadori, Milano 2006.
Mazzotti, A. (a cura di), Il senso degli oggetti tecnici, Meltemi, Roma 2006.
Molotch, H., Fenomenologia del tostapane, Cortina, Milano 2006.
Nacci, M. (a cura di), Oggetti d’uso quotidiano, Marsilo, Padova 1998.
Semprini, A., L’oggetto come processo e come azione, Esculapio, Bologna 1996.
Semprini, A. (a cura di), Il senso delle cose, Franco Angeli 1999.
Bibliografia in inglese
Rich Gold, The Plenitude. Creatività, Innovation and Maching Stuff, Marina de Bellagente La Palma, 2007
John Maeda, The Laws of Simplicity, Massachusetts Institute of Tecnology, 2006.
W. E. Bijker, T,P. Hughes, T.J. Pink (a cura), The Social Construction of Technological Systems, Cambridge (Mass.), MIT Press 1887.
W. E. Bijker, J. Law (a cura), ShapingTechnology/BuildingSociety, Cambridge (Mass.), MIT Press 1992.
Deyan Sudjic, The Language of Thinks, Allen Lane, Penguin Books 2008.
Bruno Latour, Where are the Missing Masses? The Sociology of Few Mundane Artefact, inW. Bijker, Law (a cura), 1992.
2. Modulo “Culture del progetto per l’innovazione del sistema prodotto” (3 CFU)
E. Lupo
Il modulo costituisce un approfondimento verticale dei molteplici e multiformi ambiti d’azione innovativa del design nel contesto attuale. Attraverso lezioni teoriche, presentazione di case histories, analisi critica di alcuni testi, seminari con guest lecturers, si prenderanno in esame alcune tematiche come esempi paradigmatici di campi di sviluppo di metodologie e strategie progettuali innovative.
Ad esempio (la lista è indicativa):
- design driven innovation
- collaborazione/nuovi modelli di produzione (peer production, makers, co-design..)
- progetto umanistico (heritage, semiotica, antropologia, neuroscienze per il design)
- narratives of design/artefacts (linguaggi, narrazioni e visioni degli oggetti)
- critical/engaged/social design
- art-craft-design continuum
- cultura materiale ed evoluzione degli oggetti tecnici/biografie degli oggetti
- smart materials e Biomimetica per l’innovazione (bionica, biodesign, hybrid design)
- design dell’emergenza
- interaction design e performative environment
- proprietà intellettuale e diritto del design
- creative cities, practices and communities
Il modulo prevede una attività esercitativa, in cui gli studenti saranno chiamati ad assumere in gruppo il ruolo di “curatori” su dei temi concordati con la docenza tutti cmq riferiti alle diverse forme dell’innovazione del sistema prodotto. Il ruolo di curatore prevede l’elaborazione di un concept di contenuti per una ipotetica mostra sul tema, basata su una ricerca progettuale e interpretativa del tema oggetto della mostra (bibliografia, casi studio, progetti/progettisti, riferimenti culturali contestuali etc) e sulla sua potenziale declinazione tematica, narrazione e messa in scena. L’obiettivo dell’esercitazione non è concepire un percorso allestitivo con progettazione degli spazi e dispositivi espositivi, ma un progetto curatoriale di contenuti sul tema diviso per sezioni, argomenti, tipologie, cronologie, target di visitatori, in cui assume un peso rilevante il processo interpretativo dei contenuti, la strategia di scelta, restituzione e racconto ad un ipotetico pubblico di fruitori, creando quindi un percorso concettuale di approfondimento e declinazioni del tema suggestivo e adatto per catturare l’interesse di utenti non esperti, bilanciando quindi riferimenti teorici ed esemplificativi.
Gli incontri forniranno delle lezioni frontali utili a presentare possibilmente ognuno dei temi oggetto dell’esercitazione.
Bibliografia TEMATICA modulo 2 (la bibliografia è indicativa: quella definitiva sarà comunicata in aula; sarà disponibile bibliografia tematica in inglese su richiesta; gli studenti non frequentanti devono concordare tema e bibliografia contattando il docente)
Teorie dell’innovazione e Design driven innovation
Bijker, W.E., La bicicletta e altre innovazioni, Milani, 1998
Christensen C. M., Disruptive innovation
Flichy, P., L'innovazione tecnologica, Feltrinelli, 1996
Molotch, H., Fenomenologia del tostapane, Cortina, 2006
Penati, Mappe dell’innovazione, Etas, 1999
Von Hippel, Democratising Innovation, MIT press 2005
Von Stamm, Managing innovation, design and creativity
Cautela C., Simoni M., Product Design Strategies in technological change, McGraw-Hill, 2013
Celaschi, F., Deserti, A., Design e innovazione, Carrocci, 2007
Sterling B. La forma del futuro, apogeo, 2006
Verganti R., Design Driven Innovation, Etas, 2009
Zurlo F., Cagliano R., Simonelli G., Verganti R., Innovare con il design. Il caso del settore dell’illuminazione in Italia, Milano 2002.
Humanistic design e Humanities centred innovation
Arielli E., Pensiero e progettazione, Bruno Mondadori, 2013
Biondi, Rognoli, Levi, Le neuroscienze per il design, FrancoAngeli, 2009
Brockman, J. (1995). The Third Culture: Beyond the Scientific Revolution. New York, USA: Simon & Schuster.
Bruno G., Atlante delle emozioni, Bruno Mondadori, 2006
Falcinelli R., Guardare, pensare progettare. Neuroscienze per il design, Stampa Alternativa, 2001
Flusser V., Filosofia del design, Bruno Mondadori, 2003
Foqué, R. (2010). Building knowledge in architecture. Antwerp: University Press Antwerp.
Kenya H., Designing Design, Lars Muller Publishers, 2008
Mangano D., Mattozzi A., Il discorso del design, Rivista dell’associazione italiana di studi semiotici, 2, n°3/4 2009
Nuovi modelli di produzione e consumo, collaborazione, auto produzione, co-produzione, produzione distribuita
Anderson C., Makers. Il ritorno dei produttori. Per una nuova rivoluzione industriale, Etas, 2013
Cianciullo A., Reallacci E. (2005), Soft Economy, Milano, BUR
Marsh P. Fabbricare il futuro, Codice edizioni, 2013
Sennett R., Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione, Feltrinelli, 2012
SENNETT, R. 2008. L’uomo artigiano. Milano, Feltrinelli,
Rushkoff D., Presente continuo, Codice edizioni, 2014
Bettiol, Micelli, Design e creatività nel made in Italy
Narratives of design and performative artefacts/cultural intensive artefacts
Ferrara M.a e Lucibello S. (a cura di), Design follows materials, Alinea, 2009
FRANCALANCI, E.L. 2006. Estetica degli oggetti. Bologna, Il Mulino
Hara Designing design
Lupo E., “Slow design: “cultivating” culture and sensoriality in the artifacts shape and use”, in Elisava Temes de disseny, ed. by de Balanzó R. and Perrone R., n° 28, Noviembre 2012, Barcelona
Norman D. A., Emotional design, Apogeo, Milano 2004
Riccò D., Sinestesie per il design, Etas, 1999
SUDIJC, D. 2009. Il linguaggio delle cose. Roma-Bari, Laterza
Critical/engaged/social design
00:/ (2011). Compendium for the civic economy, Nesta & Design Council CABE
Murray R., Caulier-Grice J., Mulgan G. (2010).The open book of social innovation Nesta-The Young Foundation
Ericson M. and Mazé R. (eds) DESIGN ACT Socially and politically engaged design Critical roles and emerging tactics. Stockholm, Sweden: Sternberg Press, 2011
Burns C., Cottam H., Vanstone C., Winhall, J., (2006) Transformation design. RED paper 02, Design Council
Brandes U., Stich S., Wender M. (ed. by) Design by use, Birkhauser, 2009
Dunne A., Raby F., Critical Design FAQ, http://www.dunneandraby.co.uk/content/bydandr/13/0
Clarke A. J. (Ed), Design anthropology, Springer, 2011
Cultura materiale ed evoluzione degli oggetti tecnici
Branzi, Capire il design
Canevacci M., Etnicità in transito, in Diid n° 56, settembre 2013
Caoci, A., Lai, F., Gli oggetti culturali. L’artigianato tra estetica, antropologia e sviluppo locale, FrancoAngeli, 2007
Centro Ricerche e Sviluppo Giorgetti, Posate, Corraini, 1997
De Martino M., Tra ragione ed emozione. Il significato della forma degli oggetti, Alinea, Firenze, 2007
Deni M., Oggetti in azione. Semiotica degli oggetti: dalla teoria all’analisi, Franco Angeli, Milano, 2002
Eco, U. Vertigine della lista, Bompiani, 2009
Fiorani, E., Il mondo degli oggetti, Lupetti, 2001
Latour, B., Where are the Missing Masses? The Sociology of Few Mundane Artefact, http://www.bruno-latour.fr/sites/default/files/50-MISSING-MASSES-GB.pdf
Manzini E., Artefatti. Verso una nuova ecologia dell’ambiente artificiale, Domus Academy Edizioni, Milano, 1990
Mattozzi A., Volontè P., Biografie di oggetti. Storie di cose, Bruno Mondadori, Milano, 2009
Mattozzi, A. (a cura di), Il senso degli oggetti tecnici, Meltemi, 2006
Nacci, M. (a cura di), Oggetti d'uso quotidiano, Marsilio, 1998
Romano S., Globalisation and design, Maggioli, Milano, 2012
Semprini A. (a cura di), Il senso delle cose: i significati sociali e culturali degli oggetti quotidiani, F. Angeli, Milano 1999
Van Onck A., Design, Il senso delle forme dei prodotti, Lupetti, Milano 1994
Arte, heritage, craft, design continuum
Agudio E., Designart, Lupetti, Milano, 2013
BOURRIAUD, N. 2004 [2002]. Postproduction. Come l’arte riprogramma il mondo. Milano, Postmedia Books, 95 p.
BOURRIAUD, N. 2010 [1998]. Estetica relazionale Milano, Postmedia Books
CARMAGNOLA, F. 2009. Design. La fabbrica del desiderio. Milano, Lupetti
COLES, A. 2005. Designart. London, Tate Publishing
Coles, Design and Art, Whitechapel- The MIT press, 2007
Cummings N., Lewandowska M., The value of things, Birkhauser 2000
Lupo E. (a cura di), Autentico Contemporaneo Milano. Design e attivazione dei saperi tipici e maestri artigiani milanesi, Maggioli, 2013
Lupo E., “Percorsi e scenari dell’intangible. Le filiere del progetto e il potenziale di innovazione del patrimonio immateriale come “open‐ended knowledge system”” in Irace F. (a cura di). L’immateriale, il virtuale, l’interattivo, Electa, 2013
Maldonado T., Arte e artefatti, Feltrinelli, Milano, 2010
Pine J.,Gilmore J., Autenticità. Ciò che i consumatori vogliono davvero, FrancoAngeli, 2009
Putnam J., Art and Artifact. The Museum as Medium, Thames & Hudson, London 2001.
Russo D., Il design dei ns tempi, Lupetti, 2012.
Russo D., Il lato oscuro del design, Lupetti, 2013.
Creative cities, practices and communities
ALTARELLI L. (2006), Light City, Meltemi, Roma.
Carta M. (2008), Creative City. Dynamics, innovation, action, Barcellona, Actar;
Carta, Reimagining Urbanism
Landry C., City Making, Codice edizioni, 2009
La Pietra. Abitare la Città.
Longworth Città che imparano
MERONI A. (a cura di) (2007), Creative Communities, Polidesign.
SCLAVI M. (2002), Avventure urbane. Progettare la città con gli abitanti, Elèuthera, Milano.
SCOTINI, M. 2003. Networking city. Pratiche artistiche e trasformazione urbana. Bologna, Maschietto
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