BellaLì
Spazi minimi per una socialità quotidiana a Milano
Proff. Gennaro Postiglione, Enrico Scaramellni
Tutor: Chiara Cicciarella
Descrizione del laboratorio
Microazioni di trasformazione del paesaggio quotidiano: un risarcimento necessario.
Il progetto ha come obbiettivo la mappatura e la messa in rete degli spazi residuali a Milano: luoghi dalla dimensione minima, spazi dimenticati, irrisolti o che comunque, pur avendo una funzione specifica, non rispondono alle esigenze del vivere quotidiano. La dimensione minima è un requisito trasversale; lo spazio minimo risponde alla misura del quartiere, alle relazioni di vicinato. L’intento è capire, utilizzando una ricerca quasi “archeologica”, quali spazi possano essere riattivati attraverso azioni di riappropriazione e riqualificazione in un ambito d’uso focalizzato. Per questo motivo, l’utilizzo quotidiano diventa l’espediente per rendere percepibile l’azione progettuale, un “risarcimento” ai cittadini che si configura in termini di spazio e di ri-utilizzo di “tessere” urbane. La riappropriazione dei luoghi si esplica attraverso microazioni progettuali, all’interno di diverse categorie di intervento (http://bellali.polimi-cooperation.org).
Lo studio delle aree oggetto di interesse sono assegnate dai docenti.
Ogni studente è responsabile della redazione di una indagine conoscitiva e di una ipotesi progettuale di riqualificazione secondo le indicazioni fornite dai docenti: il lavoro ha scadenza settimanale, è articolato in tre fasi (lettura esistente; sviluppo meta-progetto; sviluppo azioni in situ) e si sviluppa come risposta alle “parole chiave” fornite ad ogni incontro (presenti come categories nel blog del laboratorio).
Ogni studente è quindi responsabile della redazione settimanale di un presentazione in formato Pecha Kucha (20 slide ogni 20 secondi), di 10 cartoline in formato 10x15 cm, della redazione dei relativi post sul blog del laboratorio. A chiusura di ogni fase, viene organizzata una presentazione di sintesi che raccoglie gli elementi principali del lavoro svolto, mettendo le basi per quello successivo.
Gli studenti che vogliono sviluppare la tesi all’interno del laboratorio, potranno affrontare la fase IV del progetto: realizzazione dei disegni esecutivi e costruzione al vero di alcune azioni progettuali, predisposizione di una registrazione video di tutto il lavoro (in timelapse), una presentazione Pecha Kucha del lavoro (dal concept alla realizzazione) e un book con una sintesi delle cartoline dell’area di progetto: dallo stato di fatto alla realizzazione.
Nella tabella sottostante sono riassunte le modalità attraverso cui le diverse attività didattiche previste dal laboratorio contribuiscono al raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi, definiti in accordo con i seguenti 5 descrittori di Dublino:
1 Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
2 Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
3 Autonomia di giudizio (making judgements)
4 Abilità comunicative (communication skills)
5 Capacità di apprendimento (learning skills)
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