Il corso, all’interno del laboratorio, è costituito di lezioni e seminari a carattere monografico volti ad esaminare i materiali, le tecniche costruttive e le modalità di realizzazione dei principali elementi che costituiscono l’edilizia “storica”. Ad essi si affiancano esercitazioni, anche da svolgere fuori sede, che mettano lo studente a confronto diretto con gli elementi costruttivi tradizionali e con la conoscenza che deriva dal loro rilievo dettagliato e dal confronto con gli esempi bibliografici e con altre realtà presenti nel contesto di riferimento.
Durante le lezioni, corredate di immagini, all’analisi critica dei dati forniti dalla trattatistica e dalla bibliografia si affiancheranno esempi di casi concreti, presenti in edifici italiani e stranieri. Gli studenti saranno invitati a disegnare alla lavagna gli elementi costruttivi proiettati, in modo da aiutarli ad "osservare" e non soltanto a "vedere".
Nelle ore di esercitazione e di laboratorio progettuale, strutturate anche con focus gruppi, gli studenti, insieme ai docenti ed ai compagni, esamineranno il tema loro assegnato valutandolo criticamente sia dal punto di vista teorico sia da quello delle scelte tecnico-costruttive.
Obiettivo dell’insegnamento è infatti quello di fornire agli studenti una prima panoramica sugli aspetti costruttivi tradizionali e di dotarli degli strumenti di ricerca e di rilievo indispensabili per costruire una conoscenza e una valutazione consapevole degli edifici, propedeutica all’intervento di restauro.
I contenuti del laboratorio, in cui gli aspetti costruttivi sono integrati con quelli di teoria del restauro, consentiranno agli studenti di affrontare con consapevolezza un intervento sull’edilizia esistente, con riguardo in particolare ad edifici del territorio padano-veneto, bacino di provenienza degli studenti.
Gli argomenti relativi alle tecniche costruttive saranno i seguenti:
- l’archeologia dell’edilizia storica: stratigrafia e tecniche di indagine archeometrica;
- il materiale legno: caratteristiche e proprietà delle essenze impiegate, modalità di lavorazione, patologie più frequenti e loro cause;
- le capriate, i sistemi di copertura e di smaltimento delle acque: funzionamento statico; grande e piccola orditura; volte e cupole lignee; tecnica dei “petits bois” di Philibert de L’Orme; coperture incombustibili, in laterizi, metalliche;
- le murature e le fondazioni: caratteristiche costruttive, materiali e modalità di posa nelle diverse epoche storiche;
- le volte e le cupole: funzionamento statico in relazione con tipologie e modalità costruttive;
- solai piani e soffitti: solai semplici e composti; soffitti e controsoffitti lignei a lacunari;
- i serramenti: trattatistica ed iconografia dei serramenti dal Rinascimento all’Ottocento;
- i pavimenti: esterni e interni ; in pietra, in cotto, seminati alla veneziana, in gesso, in legno;
- le scale: nomenclatura, aspetti distributivi e costruttivi; tipologie.
Per quanto riguarda la trattazione degli aspetti teorici sul restauro e la conservazione, il quadro di riferimento per un approccio alla disciplina è costituito da temi come gli storicismi, la facoltà della memoria, l’irreversibilità del tempo, l’etica della conservazione, gli aspetti epistemologici delle discipline a supporto del progetto di conservazione, le weltanschauug che definiscono o che hanno costituito il quadro di riferimento per i restauri. Lo scopo è quello di tentare una avvicinamento al variegato humus culturale entro cui si sono sviluppate le teorie del restauro e tuttora ne definiscono il dibattito. Così, sarà possibile una prima conoscenza delle scelte progettuali: conseguenze di una volontà di assicurare longevità alle testimonianze. Sarà poi fondamentale comprendere come l’estensione ed il valore del termine “testimonianza” vari in ciascuna teoria.
Si comincerà con una presentazione del lungo periodo in cui il restauro, pur non essendo teorizzato, ha avuto una prassi che ha interessato la storia dell’arte e le testimonianze storiche.
Seguirà l’analisi delle motivazioni culturali e filosofiche che hanno portato alla teorizzazione, riflessione che prevalentemente ha interessato l’ambito dell’architettura.
Nel ciclo di lezioni saranno oggetto di studio le più importanti teorie del restauro, che verranno confrontate fra loro attraverso una lettura comparata dei testi di ciascun autore e analizzando le scuole formatesi, sia in Italia sia in Europa, come emanazione di tali posizioni.
Dalle indicazioni suggerite dall’archeologia ottocentesca (classica e medioevale) alle posizioni conflittuali di Viollet-le-Duc rispetto a Ruskin, dal lungo periodo ottocentesco che tenta d’individuare strategie idonee per il progetto di restauro (restauro filologico e storico) a quelle del Novecento prima delle grandi distruzioni causate dalla seconda guerra mondiale (restauro scientifico), dal restauro critico e quello critico-fenomenologico confrontando le concezioni d’Oltralpe, verrà presentato un panorama composito, risultato di un confronto fra istanze prettamente filosofiche e istanze socio-culturali.
A supporto verranno presentati gli interventi di restauro più significativi che corrispondono a ciascuna teoria. Questo momento sarà fondamentale al fine di realizzare interazione e sinergia con la parte del laboratorio che approfondisce gli aspetti costruttivi e di prassi degli interventi sul costruito.
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