Il Laboratorio di Progettazione architettonica 3C affronta il tema della composizione spaziale attraverso il “riprogetto dell'esistente” e a partire da un interno architettonico già consolidato.
Una prerogativa dell'architettura europea è la connessione con il passato attraverso integrazioni, sovrapposizioni, elisioni fra antiche e nuove strutture. È una cultura della stratificazione che si distingue per la compresenza di vecchie e nuove fabbriche, di inserti in tessuti urbani altrimenti consolidati ma è, altresì, caratterizzata da cesure, aggiunte, rifrazioni, spesso presenti nel medesimo corpo edilizio e imposte dalla necessità del mutamento in distinte cronologie. L’accumulo di segni e funzioni è il contesto morfologico e culturale in cui l’architetto europeo si trova per lo più a operare: il colloquio con il già dato diventa, inoltre, più complesso laddove esso si manifesta come intervento all’interno della costruzione. Se da un alto, la norma limita il progetto sull’involucro edilizio, dall’altro, lascia all’intervento contemporaneo un margine più ampio proprio nell’invaso architettonico. Individuato un caso-studio esistente, il Laboratorio propone la sua riconversione d'uso e la sua riqualificazione a partire dal suo interno. Dalla metamorfosi interna sarà poi sviluppata la dialettica con l’intorno urbano, dove l'involucro relazionerà il privato con il pubblico.
Il caso-studio selezionato (di cui verrà fornito il rilievo in cartaceo e in dwg) per il presente anno accademico è presso il Comune di Paullo: si tratta di una ex-scuola elementare dei primi del Novecento, con un fronte vincolato e con il retro prospiciente un ampio spazio aperto, da connettere con una piazza adiacente. Nel tempo l’edificio ha subito manomissioni e integrazioni, infine è stato liberato da ogni funzione ed attende di essere riconvertito in una destinazione d’uso che lo trasformi in un polo culturale attrattivo per la città, aperto dalla mattina alla sera, per tutte le generazioni (dai bambini ai ragazzi, dagli studenti universitari ai giovani laureati, dagli adulti agli anziani).
Biblioteca comunale, spazio didattico-gioco per bambini, sala musica, salette per corsi d’istruzione per adulti, spazio espositivo, spazi per start up e ambienti per il co-working, bar-ristorante con reparto libreria, sala cineforum sono alcune fra le richieste di una città, già molto attiva nel promuovere attività culturali e sociali per la popolazione, ma che necessita di una struttura architettonica riconoscibile come centro culturale intergenerazionale.
Il Laboratorio intende ribadire la vocazione all’incontro fra le persone e la cultura della città di Paullo attraverso il progetto dell’edificio preesistente, interessandosi della sua riqualificazione architettonica, l’organizzazione degli spazi interni ed esterni e una migliore connessione e apertura verso la città. Il progetto si svilupperà essenzialmente all’interno del complesso edilizio, salvaguardandone le strutture portanti, ma integrando o modificando la preesistenza. Grande attenzione dovrà essere dedicata all’interrelazione con gli spazi aperti su cui l’edificio è prospiciente.
Il progetto da svolgere in gruppo (3/4 studenti) sarà sviluppato nelle scale dimensionali 1/100 (progetto d’idee) e 1/50 (progetto definitivo), con alcuni dettagli 1/20, e sarà accompagnato da modelli di studio (1/100) e da un modello definitivo (1/50). Il tema di progetto sarà affrontato attraverso 4 fasi successive di approfondimento, cui corrispondono presentazioni collettive dei progetti da parte degli studenti. Alle presentazioni saranno invitati il Sindaco di Paullo, tecnici del Comune e la Cooperativa di studenti che collabora alle attività culturali della città, in modo da avere un confronto dialogico sui temi di progetto.
Come ogni anno accademico, il Laboratorio richiede da parte degli studenti un approfondimento personale sulle fonti e i riferimenti architettonici alla base del loro progetto e un’adeguata rappresentazione grafica degli elaborati alle varie scale (vi saranno delle lezioni che preciseranno le modalità di rappresentazione richieste). Le revisioni saranno settimanali da ottobre a dicembre e bisettimanali nel mese di gennaio e termineranno con la conclusione del Corso alla fine del I semestre. Si raccomanda, pertanto, la costante presenza in aula e alle revisioni.
L’esercizio progettuale sarà preceduto da un’extempore individuale di alcune ore in aula durante il secondo giorno di lezione (poi corretta collegialmente in aula) e da una successiva esercitazione grafico-teorica (gruppo dei 3/4 studenti che poi lavoreranno sul progetto) da presentare in una giornata seminariale.
Le lezioni ex cathedra e la visita guidata sull’area di progetto e la visita di studio programmata (Biennale di Venezia) sono strettamente connesse al tema progettuale, per il quale intendono fornire un apparato storico-critico, teorico e metodologico. L’integrazione di Architettura del Paesaggio è organicamente correlata al tema di Laboratorio secondo una visione integrale del progetto.
I risultati di apprendimento previsti sono: saper progettare "dall’interno" ovvero saper modificare lo spazio tenendo conto dei limiti imposti dalla realtà contingente di una preesistenza edilizia; saper organizzare le nuove funzioni richieste , attraverso spazi serviti e serventi, e le relazioni di un complesso edilizio con la realtà urbana in cui esso è inserito; saper progettare arredi fissi e finiture; saper rappresentare e comunicare in scale dimensionali approfondite (1/50) e di dettaglio (1/20) le proprie idee progettuali.
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