 |
Risorsa bibliografica obbligatoria |
 |
Risorsa bibliografica facoltativa |
|
Corso di Studi |
Codice Piano di Studio preventivamente approvato |
Da (compreso) |
A (escluso) |
Nome Sezione |
Insegnamento |
Arc - Urb - Cost (Mag.)(ord. 270) - MI (1136) ARCHITETTURA | A12 | A | ZZZZ | D | 093335 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II |
Programma dettagliato e risultati di apprendimento attesi |
Architetture tra memoria e modificazione critica nell’area dell’ex concessione britannica di Shanghai
Il laboratorio propone agli studenti architetti un’occasione di sperimentazione integrata su un contesto di significato urbano internazionale, declinata sulle diverse scale del progetto, per interpretare le nuove esigenze di trasformazione della postmetropoli. Shanghai rappresenta un caso di studio emblematico del rapporto tra identità architettonica-urbana europea e cultura locale, tra memoria inscritta nei sedimenti e nelle tracce sopravissute alle mutazioni epocali e sua modificazione critica. All’interno di questo variegato contesto, soggetto alle contraddizioni insite in una modificazione incessante della sua struttura sociale, architettonica e urbana, l’area di Waytanyuan, crocevia di acque e di culture diverse, denso di storia e memoria, carico di potenzialità e temi di grande attualità tra cui l’internazionalismo e la contaminazione, oltre che frammento di un’idea di città europea, cuore della concessione coloniale britannica ottocentesca e novecentesca, rappresenta, nel contesto del cosiddetto Bund -il distretto storico-monumentale che si affaccia sui fiumi Huangpu e Suzhou- il nucleo originario dello sviluppo della metropoli cinese moderna, possibile cardine di una nuova modalità di interpretare le complessità insite nel fenomeno urbano contemporaneo. Le architetture coloniali che lo connotano, costituiscono insieme al suo peculiare impianto urbano e ai suoi vuoti interni, un campo di sperimentazione che si offre al progetto come terreno di dialogo con le sue regole morfologiche e i suoi caratteri architettonici.
Il laboratorio quale luogo di progettazione e di ricerca che integra disegno urbano, di paesaggio, modificazione architettonica e indagine sullo spazio dell’interno, è finalizzato alla sperimentazione di soluzioni capaci di interpretare i sedimenti originari di una delle metropoli internazionali il cui sviluppo è stato più rapido e intenso, sia attraverso nuovi interventi, che mediante il riutilizzo di edifici storici, per attivare il rinnovamento del quartiere in rapporto alla domanda di nuovi usi e significati posti dalla contemporaneità, salvaguardandone i caratteri multifunzionale e multiculturale e la sua identità complessiva.
L'esercitazione basata sul Masterplan e sulle Guidelines di indirizzo architettonico adottati dallo Shanghai Urban Planning Bureau, si concentrerà sulla fascia centrale del quartiere, in particolare con una discesa di scala sulla testata nord-est, affacciata sul punto di confluenza dei due fiumi, coinvolgendo nel suo riassetto il ridisegno dei bordi sull'acqua e la riqualificazione degli spazi aperti, sia immediatamente vicini, quale l’area a parco dell’ex consolato britannico, sia riflettendosi alla scala più estesa, quali le fasce del lungo fiume o gli spazi infrastrutturali di connessione. L’attestamento della spina centrale di Waitanyuan, oggetto della sperimentazione progettuale architettonica, è un nucleo formato da due landmarks che presenta un angolo da completare. Nelle due aree d’intervento si prevede di insediare un polo culturale, comprendente luoghi per l’arte, la musica, spazi museali, strutture di servizio e residenze temporanee.
L’attività pratica di progettazione sarà integrata da una serie di comunicazioni d’inquadramento, di approfondimento e di indirizzo operativo, oltre che di confronto con altri casi di studio, che hanno affrontato il rapporto tra nuovi interventi e architetture della memoria, in rapporto con lo spazio aperto o con l'elemento naturale, anche attraverso contributi specifici da parte di architetti e studiosi esterni.
|
Note Sulla Modalità di valutazione |
L’attività svolta dagli studenti sarà valutata in forma progressiva a partire dai risultati dei seminari intermedi fino al confronto individuale finale. Gli elaborati di progetto coordinati comprenderanno un cahier de dessin, illustrato con disegni e schizzi e commentato da note scritte, da redigere durante il corso di svolgimento del laboratorio. È inoltre previsto lo studio della bibliografia di riferimento e di eventuali approfondimenti proposti dagli studenti a integrazione della stessa e a commento delle comunicazioni.
|
Frampton K., Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Editore: Skira, Anno edizione: 1999
Gregotti V., Architettura e postmetropoli, Editore: Einaudi, Anno edizione: 2011
Kahn L. I., Conversations with students, Editore: Princeton Architectural Press, Anno edizione: 1998 Note:in alternativa: Bonaiuti M., Architettura è. Louis Kahn, gli scritti, Electa, 2002
Le Corbusier (a cura di Tamborrino R.), Scritti, Editore: Einaudi, Anno edizione: 2003
AA. VV., Indoor/Outdoor - Lotus International, Editore: Lotus, Anno edizione: 2000, Fascicolo: 107
AA.VV., L'architecture chinoise, Editore: Edition Philippe Picquier, Anno edizione: 2002
AA. VV., Reclaiming Terrain - Lotus International, Editore: Lotus, Anno edizione: 2006, Fascicolo: 128 Note:Vedasi in particolare: Linda Pollack, The Landscape for Urban Reclamation
Augé M., Tra i confini, città, luoghi, integrazioni, Editore: Bruno Mondadori, Anno edizione: 2007
Baglione C., Shanghai, l'altra Cina - Casabella, Editore: Electa, Anno edizione: 2011, Fascicolo: 802 Note:pp. 23-25
Corboz A., Ordine sparso. Saggi sull'arte, il metodo, la città e il territorio, Editore: Franco Angeli, Anno edizione: 1998
Daullé J.P., Jonathan P., Conversation sur la Chine entre un philosophe et un architecte, Editore: L'Aube essai, Anno edizione: 2007
Denison E., Ren G.Y., Building Shanghai. The story of China's gateway, Editore: Wiley-Academy, Anno edizione: 2006
Dorfles G., L'intervallo perduto, Editore: Skira, Anno edizione: 2006
Espuelas F., Il Vuoto. Riflessioni sullo spazio in architettura, Editore: Christian Marinotti Edizioni, Anno edizione: 2004
Espuelas F., Madre Materia, Editore: Christian Marinotti Edizioni, Anno edizione: 2012
Ged F., Insediamento e morfologia urbana a Shanghai fra Ottocento e Novecento - Storia Urbana, Editore: Franco Angeli, Anno edizione: 1995, Fascicolo: 70 Note:pp. 99-118
Gernet J., Le monde chinoise. L'epoque contemporaine, Editore: Agora, Anno edizione: 2007
Gregotti V., L'ultimo Hutong. Lavorare in architettura nella nuova Cina, Editore: Skira, Anno edizione: 2009
Martí Arís C.,, Silenzi eloquenti. Borges, Mies van der Rohe, Ozu, Rotchko, Oteiza, Editore: Christian Marinotti Edizioni, Anno edizione: 2002
Masin F., L'architettura coloniale a Shanghai. Progetti ed esiti: 1842-1935, Editore: Liguori Editore, Anno edizione: 2006 Note:in: Mozzoni L., Sartini S. (a cura di), Architettura dell'Eclettismo. La dimensione mondiale, pp. 503-531
Minervini C., Zheng S. (a cura di), Shanghai - Controspazio, Anno edizione: 1992, Fascicolo: 3
Morpurgo G., Gregotti Associati. L'architettura del disegno urbano, Editore: Rizzoli, Anno edizione: 2008 Note:Capitolo 6 "Riallineamenti 1999-2007", p. 242.
Disponibile in lingua Inglese
Onnis B., Shanghai. Da concessione occidentale a metropoli asiatica del terzo millennio, Editore: Franco Angeli, Anno edizione: 2005
Poncellini L., Park Hotel Opens Today - Casabella, Editore: Electa, Anno edizione: 2011, Fascicolo: 802 Note:pp.27-32
Rowe P.G., Kuan S., Essenza e forma. L'architettura in Cina dal 1840 ad oggi, Editore: Postmedia, Anno edizione: 2005
|
Nessun software richiesto |
Tipo Forma Didattica
|
Ore didattiche |
lezione
|
66.0
|
esercitazione
|
46.0
|
laboratorio di progetto
|
73.0
|
Informazioni in lingua inglese a supporto dell'internazionalizzazione |
Insegnamento erogato in lingua

Italiano
|
Disponibilità di materiale didattico/slides in lingua inglese
|
Disponibilità di libri di testo/bibliografia in lingua inglese
|
Disponibilità di supporto didattico in lingua inglese
|
|